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SVIZZERAContingenti sugli stranieri, delusi i rettori delle università

10.07.14 - 15:16
Contingenti sugli stranieri, delusi i rettori delle università

BERNA - L'entrata in Svizzera di studenti non dovrebbe assolutamente essere limitata, e il personale scientifico altamente qualificato dovrebbe essere considerato in modo privilegiato nei futuri contingenti imposti dall'iniziativa contro l'immigrazione di massa. È quanto richiede al Consiglio federale la Conferenza dei rettori delle università svizzere (CRUS).

 

Nella riunione plenaria ad inizio mese, la CRUS ha discusso del piano di attuazione dell'iniziativa dell'UDC presentato il 20 giugno dal Consiglio federale. I rettori universitari sono coscienti delle difficoltà imposte al governo, "ma, detto onestamente, sono profondamente delusi", scrive il presidente della CRUS, Antonio Loprieno, nel bollettino dell'associazione. Le richieste della CURS inoltrate all'Ufficio federale della migrazione (UFM) non sono infatti state riprese nel disegno governativo, che prevede di contingentare tutte le categorie di immigrati a partire da un soggiorno di 4 mesi.

 

Secondo i rettori universitari nei progetti del Consiglio federale mancano due punti fondamentali. In primo luogo non è detto in modo esplicito che gli studenti siano esclusi dai contingenti. "Ed è ovvio che non vi debbano sottostare dato che non vengono in Svizzera per una attività lucrativa e non portano via il lavoro a nessuno", osserva Loprieno.

 

In secondo luogo, il Consiglio federale non fa alcuna distinzione tra personale scientifico ed altra forza lavoro. Ma, nell'interesse del Paese, i "settori che significano innovazione e creazione di valore aggiunto dovrebbero essere trattati in modo privilegiato", aggiunge Loprieno. Altrimenti è messa in pericolo la competitività internazionale della piazza scientifica svizzera, con tutte le conseguenze che ne derivano.

 

I rettori sono invece contenti che il governo è di principio contrario a limitare il ricongiungimento familiare: fatto molto importante per professori, dottorandi e ricercatori post-dottorato.

 

La CRUS scriverà di nuovo al Consiglio federale, sperando che le richieste per studenti, scienziati e ricercatori vengano inserite nel progetto di legge che il Dipartimento di giustizia a polizia (DFGP) deve mettere in consultazione e presentare al parlamento nei prossimi mesi.

 

Ats

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