In questi giorni è stata chiusa l'ultima delle 10.000 interconnessioni tra i magneti ed è iniziato anche il raffreddamento della grande macchina: uno degli otto settori in cui è suddiviso l'anello dell'acceleratore è già stato raffreddato alla temperatura di esercizio.
"La scoperta del bosone di Higgs è stata giusto l'inizio del viaggio di Lhc. L'aumento di energia apre infatti le porte a un potenziale di scoperte completamente nuovo", ha commentato sul sito LhcItalia dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fabiola Gianotti, che è stata coordinatrice dell'esperimento Atlas, il quale insieme all'esperimento Cms ha comportato la scoperta del bosone di Higgs nell'estate del 2012.
Per il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, "nell'ultimo anno e mezzo è stato fatto molto lavoro e adesso abbiamo effettivamente una nuova macchina, pronta ad aprirci la strada verso nuove scoperte".