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BERNAAllocuzione del primo gennaio del presidente della Confederazione

01.01.14 - 13:54
Allocuzione del primo gennaio del presidente della Confederazione
BERNA - I giovani, l'apertura e il lavoro: questi i temi cardine dell'allocuzione di Didier Burkhalter, che da mezzanotte ha ufficialmente assunto la carica di presidente della Confederazione. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri ha insistito in particolare sulle relazione fra la Svizzera e l'Unione europea.

"Un franco su due guadagnato in Svizzera proviene dagli scambi commerciali con il resto del mondo, che per due terzi si svolgono con i nostri vicini in Europa. Le regioni frontaliere sono i nostri principali partner commerciali, con un distacco notevole su giganti come Cina, Brasile o Stati Uniti, Paesi certo importanti, ma il cui contributo è solo complementare e non sostitutivo delle relazioni fondamentali che intratteniamo con i nostri vicini dell'UE", ha detto il nuovo presidente.

"È del resto con l'Europa che condividiamo i nostri valori, ed è sempre con l'Europa che formiamo una comunità di sicurezza e pace al servizio di tutti", ha aggiunto.

Il ministro degli esteri ha assicurato che il Consiglio federale intende proseguire sulla bilaterale "per assicurare anche in futuro nuove prospettive al Paese e alle prossime generazioni", una via che "garantisce prosperità e indipendenza".

"Con una buona formazione, i giovani riescono ad accedere al mondo del lavoro. Il nostro Paese crea opportunità lavorative e attira le giovani leve" contrariamente ad altre realtà, dove la disoccupazione è altissima e i giovani sono costretti a migrare.

Per Burkhalter questo successo è dovuto a diversi fattori: uno Stato liberale, un sistema di formazione efficace e un'economia creativa "che attinge il proprio dinamismo dall'apertura ben modulata del Paese".

Il 2014 sarà incentrato sul tema "la Svizzera e la mondo attraverso i giovani, il lavoro e l'apertura": "la Svizzera, con i suoi valori eternamente giovani, la sua cultura del lavoro, il suo carattere aperto. E il mondo, che gira al ritmo della globalizzazione alla ricerca incessante di un equilibrio".

Dalla qualità delle relazioni fra Svizzera e il mondo "dipenderà la luce che vedremo brillare negli occhi" "di tutti i giovani del nostro bel Paese", ha concluso il presidente della Confederazione augurando a tutti buon anno.

ATS
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