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BERNACF: canone radio-tv obbligatorio, trasmesso messaggio

29.05.13 - 12:04
CF: canone radio-tv obbligatorio, trasmesso messaggio
BERNA - In futuro tutte le economie domestiche - anche quelle non in possesso di apparecchi radio o tv - dovranno pagare il canone radiotelevisivo. L'importo da versare sarà tuttavia inferiore rispetto a oggi e ammonterà a circa 400 franchi. Malgrado le critiche raccolte in consultazione, il Consiglio federale ha trasmesso oggi il messaggio concernente la revisione parziale della Legge sulla radiotelevisione (LRTV) con poche modifiche.

Attualmente il versamento delle della tassa è legato alla possessione di una radio o un televisore: 462 franchi all'anno per economia domestica e almeno 612 franchi per azienda. Questo modo di procedere è però diventato sempre più difficile da applicare vista la moltiplicazione degli apparecchi di ricezione: computer, smartphone, tablet. Per questo motivo si è resa necessaria una riforma della legge.

Questa prevede alcune eccezioni. Come in passato i beneficiari di prestazioni complementari all'AVS/AI saranno esonerati dal pagamento. Potranno inoltre ottenere l'esenzione con effetto retroattivo a partire dalla data in cui hanno iniziato a percepire la prestazione complementare, indica l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) in una nota, rilevando come questa possibilità sia stata introdotta su precisa richiesta in consultazione.

Un altro cambiamento previsto dal governo riguarda l'esenzione delle imprese con fatturato annuo inferiore ai 500'000 franchi. Allo stato attuale ciò toccherebbe circa il 70% delle aziende. In consultazione PLR e organizzazioni economiche chiedevano di esonerare tutte le imprese.

La riscossione presso le economie domestiche sarà affidata a un'organizzazione privata il cui mandato sarà messo a concorso, precisa l'UFCOM. Il versamento delle imprese sarà invece gestito dall'Amministrazione federale delle contribuzioni, che si baserà sui dati dell'imposta sul valore aggiunto.

La somma totale che la Confederazione intende raccogliere dovrebbe essere la stessa di oggi, circa 1,3 miliardi di franchi. Visto però che più persone saranno chiamate alla cassa, l'ammontare del canone diminuirà.

Il sistema attuale non consente di versare tutta la quota del canone riservata alle emittenti radiofoniche e televisive private. Con il suo progetto, il governo intende porre rimedio a questo problema: a tal fine prevede di destinare alle emittenti private non più una quota fissa, bensì una percentuale variabile dei proventi del canone.

Le nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore non prima del 2015.

ATS
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