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BERNACN: deputati legati a media, no a trasparenza supplementare

22.03.13 - 09:24
CN: deputati legati a media, no a trasparenza supplementare
BERNA - I parlamentari che detengono una partecipazione di almeno il 5% in una azienda attiva nel campo dei media non saranno obbligati a dichiararlo del registro degli interessi. Il Consiglio nazionale ha respinto oggi una mozione in tal senso con 88 voti contro 79 e 10 astensioni.

Jans Beat (PS/BS) non ha nascosto di aver depositato la mozione in seguito all'acquisizione della "Basler Zeitung" da parte del consigliere nazionale Christoph Blocher (UDC/ZH). In seguito a ciò, lo stile del giornale è cambiato e difende ora le idee dell'UDC. "Si tratta di un primo passo verso la berlusconizzazione del paesaggio mediatico svizzero", ha sostenuto.

I politici in grado di influenzare i contenuti redazionali dei media che controllano devono dichiararlo ai cittadini. Quest'ultimi hanno il diritto di sapere chi controlla i media, ha sostenuto il basilese.

Tale obbligo non permette di garantire la trasparenza, ha replicato Jakob Büchler (PPD/SG) a nome dell'Ufficio del Consiglio nazionale. Nel caso di aziende con strutture di partecipazione complesse, sarebbe inoltre estremamente difficile determinare a cosa corrisponde una partecipazione del 5%.

I parlamentari devono già segnalare le posizioni che occupano nella direzione e negli organi di sorveglianza o di consulenza. Ciò vale anche per le società attive nei media, aspetto che soddisfa già uno dei requisiti della mozione, ha precisato Büchler.

ATS
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