In un rapporto pubblicato oggi in risposta a un postulato di Jacqueline Fehr (PS/ZH) adottato nel 2009 dal Consiglio nazionale, il governo spiega che in media viene denunciata solo la metà circa dei reati. Tale quota scende ulteriormente nel caso di violenza: soltanto il 20 per cento circa delle vittime di violenza sessuale o domestica sporge denuncia.
L'esecutivo evidenzia poi che gli atti violenti, in particolare domestici, colpiscono gli stranieri in misura superiore alla media. Le vittime straniere tendono infatti a rinunciare alla denuncia se, come conseguenza dello scioglimento della loro comunità familiare, rischiano la revoca o il rifiuto del permesso di dimora.
Tenendo presente questo aspetto, il Consiglio federale intende eliminare gli ostacoli che inducono gli stranieri a non sporgere denuncia. Il Consiglio federale, in collaborazione con i Cantoni, intende ad esempio potenziare il ruolo dei consultori per vittime di reati e migliorare l'assistenza alle vittime durante il procedimento penale. Dovrebbe inoltre venir aperta una hotline nazionale. Una valutazione delle misure prese verrà fatta nel 2016 in occasione dell'esame della Legge federale concernente l'aiuto alle vittime di reati.