Diversi viaggiatori sono stati costretti a scendere dal treno ad Arth Goldau perchè il convoglio diretto in Ticino era stracolmo. Non era mai accaduto in settimana
ARTH GOLDAU - Immaginate di prendere un treno da Zurigo per tornare in Ticino, e ad un certo punto, giunti ad Arth Goldau, vi dicono di dover scendere perchè il treno è talmente pieno che non può attraversare la galleria di Alptransit in quello stato. Non dev’essere una situazione piacevole. Ma è quello che spesso accade, e sempre più con maggiore frequenza, sui treni svizzeri. È successo anche martedì, e il caso fa notizia perchè è accaduto in settimana, durante un giorno feriale. Solitamente sono situazioni che si verificano nei weekend particolarmente affollati.
Ma torniamo a martedì mattina. La scena si svolge ad Arth Goldau, e viene raccontata direttamente da un viaggiatore: «Il treno è arrivato in stazione già con 20 minuti di ritardo» si sfoga un utente sul portale di 20 Minuten. «Le persone iniziano a salire sul convoglio, già di suo abbastanza pieno. I vagoni si sono dunque riempiti fino all’inverosimile. C’era gente nei corridoi. Perfino in piedi in prima classe». A quel punto il capotreno ha avuto l’ingrato compito di dover comunicare che il treno era troppo pieno, e che alcuni avrebbero dovuto scendere e aspettare la prossima coincidenza. Tra loro c’era anche il nostro interlocutore. «Ho preso la cosa con filosofia e siamo scesi. Volevamo fuggire dal cattivo tempo e venire in Ticino dove c’era bel tempo. Poco grave. Abbiamo preso la prossima coincidenza, dopo circa venti minuti, e abbiamo ritardato in questo modo il nostro pranzo ticinese».
Passeggeri in aumento del 30% - Non è la prima volta che i passeggeri si vedono costretti ad abbandonare il treno a causa del sovraffollamento dei vagoni. In particolare dopo l’apertura del nuovo tunnel di base del San Gottardo, che ha generato un aumento del 30% dei viaggiatori, come già riferito dal portavoce delle FFS Patrick Walser a tio.ch/20minuti. Cifra che, secondo il suo collega Oli Dischoe, potrebbe aumentare ulteriormente. Fino ad ora infatti queste situazioni “estreme” si erano verificate principalmente in occasione delle festività, come Natale, Pasqua e il weekend del 1° maggio.
Una sorpresa - In questa occasione, per la prima volta, le FFS sono state però costrette a far scendere i passeggeri durante un normale giorno feriale. Dischoe ha altresì confermato «un aumento nel breve periodo» della richiesta di titoli di trasporto verso il Ticino, «probabilmente dovuto all’attuale situazione climatica, che vede pioggia e tempo fresco a nord contro il sole e il caldo del sud».
Un’impennata repentina che ha sorpreso le FFS. Durante l’estate il numero di convogli che attraversano la galleria di base del Gottardo nei fine settimana e durante i festivi viene infatti rafforzato, spiega il portavoce. «Questo però non accade in un normale martedì, per il quale non era pronosticabile una richiesta così elevata».