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SVIZZERA/IRAQ/TURCHIAIracheno condannato per terrorismo, la Turchia lo rimanda in Svizzera

26.07.17 - 16:59
Nel 2014 era stato emesso dalla Confederazione un avviso di ricerca internazionale nei confronti dell'uomo, mai ritirato
TiPress
Iracheno condannato per terrorismo, la Turchia lo rimanda in Svizzera
Nel 2014 era stato emesso dalla Confederazione un avviso di ricerca internazionale nei confronti dell'uomo, mai ritirato

SCIAFFUSA - Era stato condannato per istigazione al terrorismo. Rilasciato, era comunque considerato un rischio per la sicurezza, tanto che la Fedpol ne aveva ordinato l’espulsione. In Iraq non poteva tornare. Con un visto era partito insieme alla famiglia per la Turchia, dove gli è stato imposto un divieto di ingresso. Ora è rientrato in Svizzera.

La storia - Wesam A., questo il suo nome, era stato condannato lo scorso anno dal Tribunale penale federale di Bellinzona a tre anni e mezzo di carcere per avere creato una pagina Facebook in cui dichiarava sostegno all’Isis e su cui postava foto e video di uccisioni.  Iracheno, ma residente tra Zurigo e Sciaffusa, era stato rilasciato per buona condotta dopo avere scontato due terzi della sua pena.

L’Ufficio federale di polizia ne aveva ordinato l’espulsione e il divieto di rientro in Svizzera. Il ritorno in Iraq non era però possibile a causa del pericolo di tortura e uccisione. Le autorità elvetiche hanno proposto all’uomo e alla sua famiglia, residente nel canton Argovia, un aiuto economico di 7’000 franchi per lasciare il paese, senza possibilità di ritorno in Svizzera e con l’impegno al rimborso.

Arrivati a Istanbul, Wesam A. e la famiglia avevano appreso che anche lì era in vigore un divieto d’ingresso. La Turchia aveva infatti ricevuto dalla Svizzera nel 2014 un avviso di ricerca per terrorismo nei confronti dell’uomo. Alla famiglia è stato pertanto impedito di entrare nel Paese e gli è stato imposto di tornare in Svizzera.

La Fedpol non ha rilasciato alcuna dichiarazione al Tages Anzeiger, che riporta la notizia. Un portavoce ha unicamente confermato che con l’Iraq sono in corso dei negoziati in materia di espulsioni.

Insieme a Wesam A. sono stati condannati a quattro anni e otto mesi Osama M. e Mohammed O. per avere cercato di mettere in piedi una cellula dell’Isis.

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