Cerca e trova immobili

BERNAEsperto di sci: «Bastano solo tre ore per imparare a sciare»

22.01.17 - 12:55
«Se si vuole rendere lo sport dello sci nuovamente popolare serve una rivoluzione nelle scuole»
Esperto di sci: «Bastano solo tre ore per imparare a sciare»
«Se si vuole rendere lo sport dello sci nuovamente popolare serve una rivoluzione nelle scuole»

BERNA - Altro che corsi di settimane, dopo tre ore sugli sci un principiante deve essere in grado di affrontare una pista facile. Ne è convinto Laurent Vanat, un consulente aziendale ginevrino specializzato in sport invernali, che invita il settore - se vuole sopravvivere - ad accelerare radicalmente i tempi di formazione.

«Se si vuole rendere lo sport dello sci nuovamente popolare serve una rivoluzione nelle scuole», afferma Vanat Vanat in dichiarazioni riportate oggi dalla Schweiz am Sonntag.

Per portare ad esempio i cinesi sulle piste occorre applicare nuovi metodi. «Molti di loro vogliono poter vivere un inverno e anche stare sugli sci», spiega l'esperto. Ma non ci si può aspettare che gli ospiti passino diversi giorni ad imparare: se si vuole entusiasmarli bisogna far sì che le prime esperienze siano positive e non un tormento.

Per Vanat, che fornisce consigli a varie società a livello mondiale, il ramo deve assolutamente battere nuove strade, perché il numero di giornate sciistiche - sia degli svizzeri che degli stranieri - sta diminuendo da anni.

Lo sport invernale è confrontata con una nuova generazione di clienti, «plasmati da internet: tutto deve essere veloce, semplice e comodo», continua lo specialista. Anche lo sci deve adattarsi a queste aspettative. «Questa generazione non vuole imparare per tre giorni prima di potersi godere una discesa».

I nuovi metodi esistono già da tempo: per esempio fin dagli anni 50 c'è chi si è accorto che usando sci corti i principianti possono scendere i pendii dopo poche ore, per poi passare sugli sci lunghi solo in un secondo tempo.

Questo approccio è per esempio usato dalla Villars Ski School di Villars-sur-Ollon, nelle alpi vodesi. Oggi vi lavorano un centinaio di maestri e quasi tutti gli alunni apprendono i rudimenti sugli sci corti. «Con il nostro metodo gli scolari si divertono fin dall'inizio, un aspetto che è decisivo», spiega alla Schweiz am Sonntag il direttore Martin Deburaux. Purtroppo questo esempio non ha fatto scuola: «forse perché il mondo dello sci è molto tradizionalista e le nuove idee fanno fatica ad imporsi», ipotizza Deburaux.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

MaxLeventina 7 anni fa su tio
Io credo che se si vuole rendere lo sport dello sci nuovamente popolare bisogna partire dai suoi costi e quindi una revisione totale del sistema "sci". Parallelamente allo sviluppo tecnologico di impianti, attrezzature sportive, preparazione delle piste si è evoluto anche l'insegnamento dello sci. La velocità di apprendimento dipende certamente dalla tecnica didattica ma anche da tanti fattori oggettivi e soggettivi. Cercare di essere più efficaci nell'insegnamento è certamente un buon obbiettivo ma non credo che il rilancio dello sci dipenda dal fattore tempo con cui si impara a sciare ma piuttosto dal costo sempre più elevato di questo bellissimo sport. La corsa a continui investimenti per la urbanizzazione e la meccanizzazione della montagna insieme all'innevamento artificale e la manutenzione delle piste per combattere la scarsità delle nevicate aggravano solo il quadro. Anche ci si mettesse 5 minuti a insegnare a un principiante come si scende un pendio in fuoripista in neve fresca la situazione non penso migliorerebbe minimamente. L'errore a mio avviso è voler replicare la città a 4000 metri, ultima frontiera sono gli investimenti in seggiovie con i seggiolini riscaldati. E' questo l'orientamento e le idee che riporteranno lo sci alla popolarità ? Costa meno replicare la montagna in un centro indoor dove hai la pista aperta tutto l'anno e ci vai a sciare un paio di ore come in palestra. I centri indoor riescono a fare utili contrariamente alle società degli impianti che sono diventate la speculazione della vendita di nuovi impianti di risalita a carico di contributi pubblici per poi farci sciare i marziani. Il futuro della popolarità dello sci credo sarà proprio l'esempio di Dubai replicato in tutte le città. A disposizione e cordiali saluti.

Frankeat 7 anni fa su tio
E' difficile che sia uno sport veramente popolare, perché purtroppo lo sci è uno sport molto costoso, direi da ricchi.
NOTIZIE PIÙ LETTE