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Lo hanno appurato ricercatori dell'università e del politecnico di Zurigo. «L'atteggiamento del gruppo non cambia, è l'animale malato che si ritira»
ZURIGO - Un topolino malato non viene scostato dal gruppo, ma si isola di propria iniziativa. Lo hanno appurato ricercatori dell'università e del politecnico di Zurigo, secondo i quali tenere conto di cambiamenti di comportamento del genere potrebbe contribuire a predire meglio la diffusione di epidemie tra gli umani.
Nessuno studio aveva finora analizzato che influenza avesse all'interno del gruppo il diverso comportamento nei contatti sociali, sottolinea un comunicato odierno dell'università di Zurigo.
La ricerca zurighese, pubblicata questa settimana in Scientific Reports, ha rilevato che i topolini riconoscono l'individuo infetto, che è meno attivo e mangia di meno. Ma l'atteggiamento del gruppo nei suoi confronti non cambia. È invece il topo malato che si ritira sempre più dal gruppo.
Secondo la responsabile del team di scienziati, Patricia Lopes, presumibilmente la reazione del topo malato aiuta a proteggere da un'infezione i membri del proprio gruppo. Con modelli matematici, i ricercatori hanno infatti mostrato che l'isolamento volontario dell'individuo malato riduce notevolmente la velocità e l'ampiezza della diffusione della malattia.
