I ticinesi sono quelli che più spesso si sentono osservati in casa propria. L'indetikit del curioso? Non è come ve lo immaginereste
ZURIGO - Nell’era digitale si tende a pensare che la propria privacy sia particolarmente a rischio online, fra social media impiccioni e hacker di ogni genere. In Svizzera, tuttavia, faremmo meglio a preoccuparci dei vicini di casa. Come rivela un sondaggio realizzato da Comparis, infatti, quasi uno svizzero su due dice di sentirsi osservato mentre è in casa propria e, cosa ancora più inquietante, quasi un confederato su quattro ammette di spiare i dirimpettai e i condomini.
Le donne sono le più preoccupate
A credere che il vicinato butti l’occhio in casa loro sono specialmente le donne: il 41% di loro dice di sentirsi osservato. Fra gli uomini questa sgradevole sensazione assale invece il 38% degli intervistati. Attenzione, però: il nostro cantone batte tutti per “manie di persecuzione” (o per vicini ficcanaso?). A Sud delle Alpi è infatti ben il 53% dei partecipanti al sondaggio a sentirti spiato. Molto più rilassati a riguardo gli svizzero tedeschi: solo il 37% teme occhi indiscreti. Fra i romandi tale percentuale si attesta al 45%. I luoghi in cui ci si sente più spesso guardati sono il balcone (70%), il soggiorno (31%) e la cucina (26%).
Gli spioni? Non sono come ve li immaginereste
Ma quanti sono, alla fine, quelli che spiano davvero? Il 22% degli svizzeri, che, per condurre le loro inchieste da 007, usano lo spioncino della porta (49%), il binocolo (13%) o la macchina fotografica (10%). Ad interessarli è in particolare cosa pianti il vicino in giardino (28%), la disposizione dell’appartamento (24%) e il comportamento dei dirimpettai verso i bambini (18%) o il partner (13%). Se come prototipo dell’impiccione vi state immaginando la nonnina appostata dietro la porta, però, siete fuori strada. La fascia dei 60-74enni è infatti quella meno interessata agli affari altrui: solo il 15% se ne cura.
Lasciate che guardino
Il fastidio per l’invadenza dei vicini è tutt’altro che vago. Il 15% degli intervistati si dice infatti “molto” disturbato da questi comportamenti mentre il 65% lo è “un po’”. Solo un 17%, infine, liquida la faccenda con un… lascia che guardino.
Il campione
Il sondaggio è stato condotto dall’istituto di ricerche di mercato Innofact AG su incarico di comparis.ch, intervistando 1031 persone in tutte le regioni linguistiche della Svizzera ed è rappresentativo per la popolazione svizzera.