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BASILEA CAMPAGNA«Niente corsi di nuoto? Niente passaporto»

27.06.16 - 18:10
Le due adolescenti si sono viste negare il passaporto per aver rifiutato di partecipare ai corsi di nuoto e ai campi scolastici estivi
«Niente corsi di nuoto? Niente passaporto»
Le due adolescenti si sono viste negare il passaporto per aver rifiutato di partecipare ai corsi di nuoto e ai campi scolastici estivi

BASILEA - Il verdetto risale allo scorso anno, ma è stato reso pubblico dalla SRF solamente nelle ultime ore. Due sorelle musulmane, di 12 e 14 anni, che desideravano diventare svizzere, si sono viste rifiutare la domanda di naturalizzazione in quanto, per motivi religiosi, non hanno preso parte ai corsi di nuoto e ai campi estivi organizzati dalla scuola.

Stefan Wehrle, presidente della commissione delle naturalizzazioni, ha così spiegato la situazione: i giovani che vogliono ottenere il passaporto rossocrociato nella città di Basilea devono adempire al proprio obbligo d'istruzione. Per questo motivo l'ufficio immigrazione si mette in contatto con le autorità scolastiche, per verificare la situazione. «In caso contrario, il dossier viene rifiutato» ha precisato. Il nuoto e i campi estivi infatti, come chiarito dal Tribunale federale, sono parte integrante della formazione scolastica.

Il caso è una prima assoluta per la commissione, ed è destinato a diventare un precedente, come confermano le parole di Wehrle in merito: «l'esito sarà sempre lo stesso».

Un fatto curioso: le due ragazzine, proprio come i due fratelli di Therwil, rifiutano di stringere la mano ai propri insegnanti di sesso maschile. Un fattore che, nel loro caso, non ha avuto alcuna ripercussione. Resta da capire se l'esito della loro domanda, attualmente sospesa, sarà lo stesso o meno. La palla è ora fra le mani delle autorità basilesi.

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