Era prevista un’assemblea anche a Basilea. L’organizzatore teme per la «sicurezza» dei partecipanti
BASILEA/NEW YORK - Prevedevano d’incontrarsi sabato 6 febbraio in 165 località sparse in tutto il mondo, anche in Svizzera, a Basilea, ma la paura di contromanifestazioni li ha fatti desistere. Daryush “Roosh V” Valizadeh, controverso fondatore del gruppo «neomaschilista» “Return of Kings” (“Ritorno dei re”), ha annullato l’International Meetup Day del suo gruppo perché, ha comunicato, «non può più garantire la sicurezza e la privacy degli uomini che vogliono partecipare».
Fondato nel 2012 dal 37enne americano Roosh V, “Return of Kings” è un blog e luogo virtuale d’incontro di «uomini eterosessuali e mascolini» che si dichiara anti-femminista e, con posizioni che vanno se possibile oltre la misoginia, propugna il ritorno alla «tradizionale» divisione dei sessi per evitare, fra le altre cose, «la distruzione dell’unità familiare». Il gruppo sostiene, in particolare, che «il valore di una donna dipende in maniera significativa dalla sua fertilità e bellezza» mentre quello di un uomo «dalle sue risorse, dal suo intelletto e dal suo carattere».
Contrario al multiculturalismo (ancorché americano di origini persiane), al socialismo e, ovviamente, al femminismo, Valizadeh si è fatto notare in particolare per le sue posizioni sulla «inferiorità intellettuale delle donne» e sulla legalizzazione dello stupro. Riguardo a questo ultimo punto, molto ricorrente nei suoi post, Roosh V sostiene che lo stupro commesso in uno spazio privato andrebbe legalizzato. Secondo la sua desolante argomentazione, infatti, se la donna si è lasciata portare in un luogo chiuso (perché ubriaca o intenzionata inizialmente a concedersi) e poi «cambia idea», la responsabilità è sua: avrebbe dovuto «evitare di ubriacarsi, vestirsi in maniera più modesta e non provocare». Per Roosh e la sua comunità, vi sarebbe addirittura una sorta di complotto femminista, una «cultura dello stupro», per far sentire gli uomini occidentali costantemente «colpevoli» e «tiranneggiarli».
I meeting di sabato erano previsti in luoghi pubblici in 43 Paesi, fra cui la Svizzera. Seguaci di “Return of Kings” programmavano infatti di incontrarsi a Basilea in Barfüsserplatz alle 20. Ora, Valizadeh sta tentando di favorire l’organizzazione di incontri segreti per quella data.
Roosh V e il suo gruppo (che contano rispettivamente “solo” 18mila e 12mila like a testa su Facebook) sono l’oggetto di una petizione che chiede il loro divieto d’ingresso nel Regno Unito e ha raggiunto le 81mila firme. A Londra il governo è già stato sollecitato a valutare la richiesta. Simili iniziative sono state avviate in Australia e Canada.