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SVIZZERAIn migliaia in piazza in vista di COP21

28.11.15 - 19:48
I manifestanti vogliono far pressione ai partecipanti della conferenza sul clima dell'Onu che apre i battenti lunedì a Parigi
In migliaia in piazza in vista di COP21
I manifestanti vogliono far pressione ai partecipanti della conferenza sul clima dell'Onu che apre i battenti lunedì a Parigi

BERNA - Alcune migliaia di persone sono scese oggi in piazza in varie città svizzere per fare pressione sui partecipanti alla COP21, la conferenza sul clima dell'Onu che apre i battenti lunedì a Parigi. I manifestanti, particolarmente numerosi a Ginevra, hanno criticato in particolare quello che giudicano un impegno troppo modesto da parte della Confederazione per ridurre le emissioni di CO2, il principale gas a effetto serra.

La 21esima Conferenza delle Parti (COP21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si concluderà l'11 dicembre e riunirà circa 10'000 delegati di 195 Paesi, ha l'obiettivo di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte dell'Onu, un accordo vincolante volto a limitare l'aumento della temperatura terrestre di due gradi rispetto all'era preindustriale.

In febbraio, in vista della COP21, il Consiglio federale ha annunciato di voler ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 rispetto al 1990.

Secondo la "Coalizione Clima 21 Svizzera romanda" - che riunisce organizzazioni di protezione dell'ambiente e dei diritti dell'uomo, sindacati e associazioni confessionali - i cui militanti sono scesi in piazza a Ginevra, l'obiettivo è insufficiente: bisogna puntare al 60% entro il 2030. Nella città di Calvino l'appello della Coalizione è stato seguito 2500-5000 persone, che oltre alla politica hanno denunciato in particolare l'inerzia dell'economia e i danni causati dal traffico aereo.

A Berna, su invito dell'Alleanza climatica (una colazione di organizzazioni e partiti), sono convenuti un migliaio di manifestanti, tanti quanti se ne sono contati a Zurigo. "Non siamo soli, siamo parte di un movimento immenso", ha detto sulla Piazza federale la consigliera nazionale rieletta Nadine Masshardt (PS/BE), facendo riferimento alla mobilitazione internazionale alla vigilia della COP21. Complessivamente questo fine settimana in 150 Paesi si tengono 2300 manifestazioni.

Come la Coalizione in Romandia, Masshardt ha chiesto il 60% di emissioni in meno entro il 2030 e la rinuncia totale alle energie fossili entro il 2050. Per la deputata la Svizzera deve fare di più anche per aiutare i Paesi in via di sviluppo nella transizione energetica. "Alla comunità internazionale rimangono solo pochi anni per agire efficacemente contro il riscaldamento del clima", ha sostenuto la copresidente dei Verdi e consigliera nazionale Regula Rytz (BE), citata in un comunicato.

Oggi in Svizzera semplici cittadini, militanti ed eletti sono scesi in piazza anche a Lucerna, San Gallo e Losanna. Una manifestazione si svolgerà domani anche a Lugano.

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