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SVIZZERANessuna vigilanza finanziaria per le associazioni d'aiuto al suicidio

26.11.15 - 15:43
Il Consiglio federale ricorda che, in caso di sospetta irregolarità nei conti, i soci hanno pur sempre la possibilità di far valere i loro diritti
Nessuna vigilanza finanziaria per le associazioni d'aiuto al suicidio
Il Consiglio federale ricorda che, in caso di sospetta irregolarità nei conti, i soci hanno pur sempre la possibilità di far valere i loro diritti

BERNA - Non è necessario introdurre una vigilanza finanziaria speciale per le associazioni di aiuto al suicidio che operano in Svizzera. Rispondendo ad un'interpellanza di Ida Henkeler-Glanzmann (PPD/LU), il Consiglio federale ricorda che, in caso di sospetta irregolarità nei conti, i soci hanno pur sempre la possibilità di far valere i loro diritti.

A motivare l'atto parlamentare, secondo Glanzmann, sono alcuni resoconti apparsi nei media in base ai quali alcune associazioni si "arricchirebbero in violazione di quanto previsto nel Codice penale".

Nella sua risposta, il Governo non entra nel merito di tali illazioni. Pur avendo rinunciato anni fa a regolamentare in maniera esplicita l'assistenza organizzata al suicidio, l'Esecutivo crede che gli attuali strumenti legali consentano di individuare e impedire gli abusi.

Stando al Codice civile, l'assemblea sociale può infatti esercitare la funzione di vigilanza in materia finanziaria controllando annualmente la situazione finanziaria dell'associazione, approvando il rendiconto allestito e concedendo il discarico oppure negando l'approvazione. Se si nutrono dubbi sul bilancio, i soci possono porre domande prima o durante l'assemblea.

Insomma, gli strumenti legali disponibili sono sufficienti secondo il Consiglio federale "per verificare che le organizzazioni di aiuto al suicidio non agiscano per motivi egoistici, in particolare finanziari".

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