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BERNAReddito di cittadinanza, "l'iniziativa popolare va bocciata"

09.10.15 - 16:13
"Per un reddito di base incondizionato" è stato bocciato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità con 10 voti negativi contro uno favorevole
Reddito di cittadinanza, "l'iniziativa popolare va bocciata"
"Per un reddito di base incondizionato" è stato bocciato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità con 10 voti negativi contro uno favorevole

BERNA - Sonoramente bocciata dal Nazionale lo scorso settembre, l'iniziativa popolare "Per un reddito di base incondizionato" dovrebbe fare la stessa fine anche al Consiglio degli Stati. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità di questa camera (CSSS-S) ha infatti raccomandato al plenum - 10 voti a 1 - di respingere questa modifica costituzionale che, secondo la maggioranza, comporterebbe costi altissimi.

Per la CSSS-S, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, "l'introduzione di un reddito di base di 2500 franchi per persona comporterebbe costi pari a oltre 200 miliardi di franchi annui, di cui oltre 150 miliardi dovrebbero essere finanziati mediante imposte supplementari, con ripercussioni gravose sulla piazza economica Svizzera".

L'obiettivo di consentire una vita dignitosa a tutte le persone deve essere perseguito nell'ambito del sistema attuale delle assicurazioni sociali, che copre in modo mirato rischi quali l'infortunio, l'invalidità o la disoccupazione, specifica la nota.

L'iniziativa - tra i cui promotori figura anche l'ex portavoce del Consiglio federale Oswald Sigg (PS) - è stata respinta dalla Camera del popolo per 146 voti a 14 (12 astenuti). Il testo chiede che la Confederazione provveda all'istituzione di un reddito minimo di base per tutti, lavoratori e no, allo scopo di consentire alla popolazione tutta di condurre un'esistenza dignitosa e di partecipare alla vita pubblica.

L'importo esatto e il finanziamento dovranno essere disciplinati a livello di legge. I promotori del testo propongono 2'500 franchi mensili per gli adulti e 625 franchi per bambini e giovani.

Per dimostrare simbolicamente che i soldi ci sono, al momento della consegna delle firme alla Cancelleria federale, i promotori avevano sparso su Piazza federale otto milioni di monete da 5 centesimi, una per ogni abitante della Svizzera, per un valore pari a 400 mila franchi.

Metà delle monete erano poi state restituite alla Banca nazionale (BNS), l'altra metà era stata acquistata dalla Stapferhaus di Lenzburg (AG), un'istituzione culturale che le ha utilizzate nell'ambito di un'esposizione sul valore del denaro.

ats ansa

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