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Una parte delle domande infatti era stata resa nota da un provider privato, ma le prove sono considerate valide
BERNA - Un nuovo disguido sopraggiunto durante il test d'ammissione per gli studi di medicina, odontoiatria e veterinaria, nonché chiropratica, non avrà conseguenze per i partecipanti. Complessivamente circa 1200 persone potranno iniziare la loro formazione universitaria in questo campo nel 2015.
Poco meno di 880 persone sono state ammesse a medicina (chiropratica compresa), 150 a odontoiatria e 173 a veterinaria, sebbene i posti disponibili siano soltanto 793 per la prima disciplina, 131 per la seconda e 150 per la terza. Le università di Basilea, Berna, Friburgo e Zurigo ammettono come sempre più persone rispetto ai posti disponibili, ha detto oggi all'ats Sabine Felder, segretaria generale di swissuniversities. Speculano sul fatto che una parte dei neo-ammessi non si presenti.
Ieri swissuniversities aveva fatto sapere che durante il test d'ammissione di inizio luglio era sopraggiunto un disguido. Una parte delle domande infatti era stata resa nota da un provider privato, presso il quale i maturandi possono prepararsi al test. Per le circa 3300 persone che hanno svolto l'esame non ci saranno però conseguenze, scrive swissuniversities in una nota.
L'anno scorso era successa una vicenda analoga: già allora alcune domande erano state escluse dalla valutazione perché diffuse prima del tempo dallo stesso provider. Contro di lui sono state avviate azioni legale e il procedimento è tuttora pendente. Secondo le attuali conoscenze, le domande in questione erano state sottratte negli anni novanta. Come siano arrivate al provider è oggetto di indagine.
Il nuovo disguido è avvenuto nonostante il rafforzamento della sicurezza dell'esame dopo i problemi del 2014. Non è ancora chiaro se verrà cambiato qualcosa al test d'ammissione, secondo Felder. Sono attualmente in corso discussioni ed è ancora troppo presto per citare alternative concrete.
