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GINEVRA - A Ginevra, circa 450 frontalieri - principalmente svizzeri residenti in Francia - sono stati reintegrati nella LAMal in seguito alle recenti decisioni giudiziarie relative al diritto di opzione. Altre centinaia di domande sono in sospeso.
Lo scorso gennaio, la giustizia ginevrina ha permesso a una donna svizzera residente in Francia di reintegrare il sistema di assicurazione malattia elvetico (LAMal). L'interessata ha sostenuto di non essere stata informata sulla possibilità di esercitare il suo diritto di opzione. Con una sentenza pubblicata in marzo, il Tribunale federale (TF) ha reso una decisione analoga nei riguardi di un frontaliero tedesco.
Da allora, le domande di affiliazione sono affluite in gran numero al Servizio ginevrino dell'assicurazione malattia: a quest'oggi ne sono state registrate oltre 2000, di cui 450 sono state accettate, segnala il Dipartimento della salute. Si tratta però al 93% di domande inoltrate da cittadini elvetici che risiedono in Francia.
Altri 513 dossier sono stati rifiutati perché è stato dimostrato formalmente che gli interessati hanno esercitato il diritto di opzione. I casi in sospeso sono ancora 530, mentre il termine per la presentazione delle domanda scade il 31 maggio.
Secondo il consigliere di Stato Mauro Poggia, la Francia può tuttavia rifiutare l'interpretazione della legge data dal TF e non è quindi escluso che procedimenti amministrativi siano avviati al riguardo in Francia, oppure a livello europeo.
Il diritto di opzione permette al frontaliero di scegliere il sistema assicurativo del paese di residenza, oppure quello del paese in cui esercita un'attività lucrativa. Fino a giugno 2014, i frontalieri residenti in Francia disponevano della libera scelta (diritto di opzione) fra il sistema svizzero, l'assicurazione malattia statale francese (CMU) e un'assicurazione privata. Da giugno 2014, coloro che avevano sottoscritto un'assicurazione privata in Francia sono affiliati automaticamente alla sicurezza sociale francese.
A seguito del cambiamento voluto da Parigi con l'obiettivo di aumentare gli introiti della CMU, era stato calcolato che l'ospedale universitario di Ginevra avrebbe perso circa 25 milioni di franchi all'anno.
