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BERNACongresso SEV: dure critiche all'UFT per i salari dei macchinisti

28.05.15 - 17:10
Congresso SEV: dure critiche all'UFT per i salari dei macchinisti

BERNA - Nel congresso tenutosi oggi a Berna, i delegati del Sindacato del personale dei trasporti (SEV) hanno duramente criticato l'Ufficio federale dei trasporti (UFT), reo di aver definito "usuali per il settore" i salari che l'impresa ferroviaria Crossrail versa ai macchinisti italiani di treni merci trasferiti a Briga (VS) da Domodossola (I). Una situazione che il personale dei trasporti "vuole combattere con ogni mezzo": si è infatti rivolto al Tribunale amministrativo federale (TAF).

I macchinisti italiani di Crossrail riceverebbero 3600 franchi al mese, stando ai sindacati e oltre 4000 franchi, secondo l'impresa. Presso FFS e BLS gli stipendi di un macchinista sono compresi tra 5400 e 5700 franchi.

Invitato al congresso, il direttore dell'UFT Peter Füglistaler, stando a un comunicato del SEV, ha giustificato la decisione "quale parte del processo di liberalizzazione". Quando ha preso la parola, diversi sindacalisti hanno indossato una mantellina, a scopo dimostrativo, "per proteggersi dalla tempesta". Qualcuno ha persino aperto un ombrello.

Nel suo discorso, il presidente del SEV Giorgio Tuti ha affermato che "i recenti passi intrapresi dall'Ufficio federale dei trasporti confermano la rotta verso lo smantellamento dei trasporti pubblici, con la benedizione della stessa direttrice del dipartimento, la consigliera federale Doris Leuthard". Tuti ha poi simbolicamente consegnato a Füglistaler il ricorso al TAF sul caso Crossrail, che è stato inoltrato oggi al tribunale.

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