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BERNA - L'urbanizzazione della Svizzera deve comportare una migliore qualità di vita e una maggiore efficienza. È la conclusione a cui è giunto il Programma nazionale di ricerca "Nuova qualità urbana" (PNR 65) presentata alla stampa oggi a Berna.
"L'urbanizzazione delle periferie sarà una delle principali missioni del XXI secolo", ha spiegato Jürg Sulzer, presidente del Comitato direttore del PNR 65. A sua avviso occorre iniziare sin d'ora a rinnovare le periferie.
Fra le principali raccomandazioni figurano una strategia offensiva per la pianificazione di spazi pubblici, una migliore gestione degli spazi verdi o la creazione di progetti di agricoltura urbana.
"La pianificazione del territorio necessita processi decisionali e di pianificazione trasparenti, comprensibili e discorsivi", aggiunge Brigit Wehrli, membro del comitato del PNR 65. È importante ricorrere a un approccio multidisciplinare che permetta la partecipazione di tutti gli attori interessati e che si basi su un progetto di urbanizzazione solido.
Gli agglomerati, dove è concentrato il 73% della popolazione, devono essere trasformati in città che offrano una qualità urbana elevata perché attualmente "le periferie costituiscono spazi urbani incompleti" secondo Jürg Sulzer, professore all'Università di Dresda ed ex urbanista della città di Berna. "L'elevata qualità di vita offerta dai centri storici delle città va a beneficio di una minoranza. I vantaggi devono essere sviluppati anche nei quartieri periurbani per rafforzare la coesione sociale".
