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BERNAInterrogazione a pagamento: "Un clamore sproporzionato"

07.05.15 - 07:39
Dei documenti trapelati mostrano che un’interrogazione della liberale Markwalder è stata sponsorizzata da un politico del Kazakistan. Intervista alla consigliera nazionale bernese
Interrogazione a pagamento: "Un clamore sproporzionato"
Dei documenti trapelati mostrano che un’interrogazione della liberale Markwalder è stata sponsorizzata da un politico del Kazakistan. Intervista alla consigliera nazionale bernese

BERNA - La fattura parla di 7 188 franchi e 48 centesimi. È emessa dall’agenzia di comunicazione Burson-Marsteller e inviata al politico kazako Asat Peruaschew, leader di un partito che in Occidente si presenta come opposizione, ma è in realtà molto vicino al regime. Ma cosa è stato pagato con questa fattura portata alla luce ieri dalla Nzz? Un’interrogazione parlamentare riguardante le azioni che la Svizzera potrebbe intraprendere per aiutare la democratizzazione del Kazakistan, depositata dalla liberale bernese Christa Markwalder, vicepresidente del Consiglio nazionale.

Signora Markwalder, ma è possibile comprare i suoi atti parlamentari?
"Ovviamente no. È assurdo ed è stato suggerito da alcuni media. Io ho presentato l’interpellanza in buona fede, per migliorare le relazioni tra Svizzera e Kazakistan. Due anni fa, da quel momento è online e nessuno se ne è interessato. Non è stata neanche discussa in Parlamento. A incassare è stata solo l’agenzia di pr che aveva il mandato dal Kazakistan".

Perché ha presentato questo atto parlamentare?
"Perché i rapporti tra Svizzera e Kazakistan sono importanti. Ho partecipato a una presentazione del partito di opposizione con altri parlamentari. Sembrava credibile e dichiarava di promuovere i diritti umani. L’agenzia che ha organizzato l’incontro è arrivata con la proposta di fare un’interpellanza, da cui ho tratto un paio di domande generali sui rapporti con il Kazakistan che ho poi presentato al Governo. Tutto qui. Il clamore è totalmente sproporzionato".

L’agenzia di pr ha inviato il testo in Kazakistan per una revisione. È normale?
"Ovviamente no. Conosco il presidente del Cda da molto tempo, la sua proposta mi è apparsa seria e sensata. Ma non sapevo che il suo cliente fosse intervenuto sul testo. Si è abusato della mia fiducia".

Non collaborerà più con loro?
"In futuro sarò molto più critica e prudente".

Molti chiedono se questo incidente abbia delle conseguenze.
"Bisogna ridimensionare. Ho fatto un’interpellanza. Non ho preteso niente dal Governo. Due anni dopo esplode una tempesta in un bicchier d’acqua. I media dovrebbero preoccuparsi delle cose importanti che trattiamo al Nazionale".

Dovrebbe diventare presidente del Nazionale l’anno prossimo, questo episodio comprometterà la sua immagine?
"Spero di no chiaramente, perché non vedo l’ora. Questi titoloni non cambieranno nulla, i parlamentari non sono in vendita".

 

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