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BERNAArrivano le patate OGM

21.04.15 - 16:58
La coltivazione sperimentale avrà luogo nel sito protetto di Reckenholz (Zurigo)
Arrivano le patate OGM
La coltivazione sperimentale avrà luogo nel sito protetto di Reckenholz (Zurigo)

BERNA - Via libera al programma di ricerca con patate geneticamente modificate per resistere alla peronospora sul sito della stazione di ricerca Agroscope di Reckenholz, nella città di Zurigo. L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha rilasciato la relativa autorizzazione.

Gli esperimenti potranno durare cinque anni: l'autorizzazione scade nell'ottobre 2019. La semina dovrebbe iniziare la prossima settimana, ammesso che le condizioni meteo lo permettano, ha detto all'ats un responsabile di Agroscope. Nel primo anno sarà coltivata una superficie di 10-20 metri quadrati, che dall'anno prossimo potrà essere estesa.

I test sul campo protetto e sorvegliato interesseranno patate cisgeniche elaborate da ricercatori dell'università olandese di Wageningen: attraverso tecniche di ingegneria genetica, questi ultimi sono riusciti a trasferire nel DNA di patate delle varietà Atlantic e Désirée dei geni che inducono la resistenza alla peronospora.

Questi geni provengono da patate selvatiche. L'obiettivo raggiunto con la modifica genetica avrebbe in teoria potuto essere ottenuto anche attraverso degli incroci: per questo, i ricercatori parlano di organismi cisgenici e non transgenici.

Gli esperimenti sinora eseguiti nei Paesi Bassi hanno dato buoni risultati. I test effettuati a Zurigo serviranno a verificare la resistenza di queste patate nelle condizioni che si riscontrano in Svizzera.

L'istituto di ricerca dispone dall'anno scorso a Zurigo-Reckenholz di un cosiddetto "protected site" - un campo protetto e sorvegliato - che viene messo a disposizione dei ricercatori. Sul medesimo sito sono finora stati eseguiti esperimenti con grano transgenico.

Gli esperimenti con le patate cisgeniche sono criticati da Greenpeace: la Confederazione investe soldi nella ricerca sugli OGM senza tener conto di quel che pensa la popolazione, scrive l'organizzazione ambientalista in una nota.

Le stesse critiche arrivano anche dal Gruppo di lavoro sulla tecnologia genetica (SAG). I fondi già esigui destinati alla ricerca non dovrebbero venire utilizzati per questo tipo di esperimenti, dichiara la consigliera nazionale e presidente di SAG Maya Graf (Verdi/BL). Tutti i principali marchi svizzeri si sforzano di offrire prodotti alimentari privi di OGM, perché così vogliono i consumatori

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