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SVIZZERAPuntare sull'alloggio per vincere la povertà

25.11.14 - 09:57
Puntare sull'alloggio per vincere la povertà

BERNA -  Per contrastare in modo efficace la povertà - che colpisce molte famiglie svizzere per un totale di 590 mila persone - è necessario puntare sull'alloggio, permettendo ad ognuno di disporre di un'abitazione adeguata. Lo rileva uno studio realizzato da Caritas svizzera e presentato oggi a Lucerna. Da esso emerge che soltanto una minoranza di cantoni persegue una politica attiva dell'alloggio, volta a prevenire o combattere la povertà, che nel nostro Paese minaccia un milione di individui.

Molti sono alle prese con condizioni di alloggio precarie e rischiano di impoverirsi a causa di affitti troppi alti, ma non è soltanto una questione di costi, avverte Caritas: abitazioni di scarsa qualità possono esser all'origine di problemi di salute, di conflitti famigliari e di isolamento dalla vita sociale. Occorre mettere in atto - secondo il rapporto - strategie cantonali che facciano risaltare la correlazione alloggio-povertà e si provveda poi a un'edilizia abitativa che vada incontro ai meno abbienti.

I Cantoni non fanno alcuno sforzo in questo settore, ha rilevato Bettina Fredrich, responsabile della politica sociale in seno a Caritas. Soltanto Basilea Città dispone di una strategia che tratta in maniera globale la questione alloggio/povertà. Altri Cantoni quali Argovia, Berna, Friburgo, Ginevra, Lucerna, Neuchâtel, Soletta, Ticino, Vaud e Zugo hanno abbozzato la discussione e costituito speciali gruppi di lavoro, tuttavia "sono ancora lontani dall'aver definito una strategia cantonale", ha aggiunto la Fredrich.

Da parte sua Hugo Fasel, direttore di Caritas, ha ricordato che obiettivo primario dell'organizzazione è prevenire la povertà, ma la riduzione dell'aiuto sociale di cui attualmente si discute "non previene affatto la povertà, al contrario!" A suo parere occorre puntare sulle cause che la generano attraverso misure quali: un salario che garantisca il minimo vitale, prestazioni complementari per le famiglie, investimenti mirati nella formazione, costruzione di alloggi sociali. "Le soluzioni non sono nuove, purtroppo manca la volontà di metterle in atto", ha commentato con rammarico Fasel. La politica è ancora troppo poco cosciente che a lungo termine è più vantaggioso investire nella prevenzione della povertà piuttosto che distribuire aiuti sociali, ha concluso.

Ats

 

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