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SVIZZERATrasporto delle merci, "valorizzare non solo la ferrovia"

29.10.14 - 16:25
Trasporto delle merci, "valorizzare non solo la ferrovia"

BERNA - La revisione totale della legge sul trasporto di merci, che dovrebbe essere discussa nella prossima sessione parlamentare (23 novembre-12 dicembre), non suscita entusiasmi presso le associazioni economiche e quelle dei trasportatori. Esse, in una conferenza stampa oggi a Berna, hanno chiesto soprattutto di garantire i punti forti del trasporto stradale, come l'efficacia di distribuzione capillare su tutto il territorio.

Il progetto del Consiglio federale si concentra solo sul trasporto ferroviario e trascura una visione globale con tutti gli altri metodi di trasporto, affermano l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG), la Federazione svizzera degli imprenditori Economiesuissse e la VAP (organizzazione che riunisce circa 300 imprese di spedizionieri, proprietari di binari industriali, di veicoli di manovra e di vagoni merci privati).

Il volume del trasporto merci in Svizzera aumenta inesorabilmente e bisogna quindi tener conto delle peculiarità di ogni tipo di vettore, sottolineano le associazioni. Treni, navi ed aerei sono vantaggiosi per l'importazione ed esportazione su lunghe distanze. ma la forza del trasporto stradale nella distribuzione finale è indiscutibile. Si tratta quindi di assicurare e promuovere la multimodalità per convogliare le mercanzie.

Bisogna quindi sviluppare le infrastrutture in conformità con i bisogni. Deve essere la richiesta e la redditività che definisce l'offerta e non il contrario ha detto il presidente dell'ASTAG Adrian Amstutz. Secondo il consigliere nazionale (UDC/BE) il traffico non deve essere influenzato "da sovvenzioni di Stato che comportano una distorsione del mercato, ed esse non devono essere versate solo alla ferrovia". In questo ambito viene chiesto anche lo scorporo di FFS Cargo, integrato al gruppo del trasporto passeggeri FFS, "per rafforzare la concorrenza e quindi la produttività".

Una politica segmentata nei vari comparti (binario, strada, acqua ed aria) non è conveniente. Ed il trasporto di merci con la ferrovia rappresenta solo una parte del sistema, ha sottolineato Kurt Lanz, responsabile di Economiesuisse per le infrastrutture, l'energia e l'ambiente. Nel traffico di agglomerazione, oltre a sviluppare i programmi ferroviari, devono essere al centro dell'attenzione i progetti stradali. In particolare occorre migliorare l'approvvigionamento dei centri urbani, sia sviluppandone la logistica sia "con norme di circolazione e segnalazioni stradali adattate".

Economiesuisse, USAM, ASTAG e VAP rivendicano poi piani direttori cantonali che coordinino meglio le attività a forte generazione di traffico, prevedendo fra l'altro nuovi terminal per la produzione, l'immagazzinamento, le logistica, e la manutenzione.

Il Consiglio federale ha proposto di allentare l'obbligo di legge per le FFS di fornire prestazioni nel traffico merci come compito chiave. La revisione di legge prevede poi di rafforzare il trasporto su rotaia grazie a nuovi strumenti che garantiranno a lungo termine diritti di circolazione (tracce) interessanti. Inoltre, si vuole migliorare il coinvolgimento dei Cantoni e degli attori del settore nel processo di pianificazione. D'altro canto, l'Esecutivo ha rinunciato a fissare per il traffico merci ferroviario un obiettivo di trasferimento simile a quello in vigore per il trasporto merci transalpino.

Ats

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