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BB/BN BEST EVER«A livello personale è stata un'annata davvero difficile»

24.08.17 - 07:00
Nel campionato 2002/2003, quello in cui il Lugano vinse il sesto titolo della sua storia, Raffaele Sannitz rimediò il più grave infortunio della sua carriera: «Sono stato fuori dieci lunghi mesi»
«A livello personale è stata un'annata davvero difficile»
Nel campionato 2002/2003, quello in cui il Lugano vinse il sesto titolo della sua storia, Raffaele Sannitz rimediò il più grave infortunio della sua carriera: «Sono stato fuori dieci lunghi mesi»
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LUGANO - Nella stagione 2002/2003 l'allora 19enne Raffaele Sannitz vinse il suo primo titolo con il Lugano, anche se un grave infortunio non gli permise di terminare il campionato.

Nonostante la sua giovane età, l'attuale bandiera bianconera stava già disputando la terza stagione fra i grandi, ma nel mese di ottobre si fratturò un'anca in allenamento, in uno scontro fortuito con Andreas Hänni.

L'attaccante ticinese era comunque riuscito a dare un minimo contributo, dato che aveva totalizzato 2 punti in 14 partite. «Fino a quel momento giocavo con regolarità e ovviamente mi rincresce non aver potuto contribuire maggiormente al successo finale», ha raccontato proprio Sannitz. «Fare parte di quella squadra ricca di campioni mi ha comunque permesso di crescere e, chiaramente, vincere il mio primo titolo è stata una sensazione particolare. A livello personale però, è stata un'annata davvero difficile, dato che sono stato fuori per dieci lunghi mesi».

Che squadra ti ricordi? «Era un gruppo composto da giovani svizzeri molto forti – che alla fine hanno fatto la differenza – e da Nummelin, che si laureò TopScorer assoluto della LNA. Nummy è sempre stato una sicurezza, sia sul piano offensivo che su quello difensivo, e per noi era come un attaccante aggiunto. Nei playoff poi mi ricordo l'esplosione di Maneluk e Convery, così come quella della quarta linea composta da Rötheli, Gardner e Murovic, i quali totalizzarono moltissimi punti. Eravamo una squadra compatta e questo alla fine ci ha permesso di vincere il titolo».

Com'era Huras? «Tatticamente era un allenatore preparato, soprattutto in quegli anni, dato che è stato uno dei primi a curare minuziosamente i dettagli con le analisi dei video. Aveva già vinto con lo Zurigo ed è poi riuscito a portare il suo metodo vincente anche alla Resega».

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