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BB/BN BEST EVERApoteosi Lugano sul ghiaccio biancoblù

11.07.17 - 11:47
Il 5 aprile 1999, alla Valascia, il Lugano guidato da Koleff alzò al cielo il quinto titolo della propria storia "prendendosi" la storica finale tutta ticinese
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Apoteosi Lugano sul ghiaccio biancoblù
Il 5 aprile 1999, alla Valascia, il Lugano guidato da Koleff alzò al cielo il quinto titolo della propria storia "prendendosi" la storica finale tutta ticinese
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LUGANO - Indimenticato e indimenticabile per tutti i tifosi bianconeri, il Lugano targato 1998/99 ha fatto vivere al suo popolo un mix di emozioni culminato con il titolo alzato al cielo il 5 aprile 1999 sotto le volte della Valascia. Composta da tanti giocatori d'esperienza e affamata di successi, la banda guidata da Jim Koleff riportò il titolo nel sottoceneri dopo diversi anni di attesa (l'ultimo trionfo risaliva all'89/90, quando il formidabile gruppo di Slettvoll si laureò campione per la quarta volta in cinque anni).

Innesti importanti, preziosi, fondamentali... i bianconeri, in cerca di riscatto ed eliminati nei quarti l'anno prima dal Davos, iniziarono il campionato 98/99 con alcuni volti nuovi che ripagarono appieno la fiducia della società. Oltre ad un giovane Cristobal Huet, arma in più e autentica saracinesca che, a quasi 20 anni di distanza, fa ancora la differenza il LNA difendendo la gabbia del Losanna, quel Lugano potè contare su rinforzi del calibro di Gaëtan Voisard, Régis Fuchs, Igor Fedulov, Misko Antisin e il carismatico italo-canadese Gaetano Orlando. Questi elementi si aggiunsero ad un roster già più che valido, del quale facevano parte - tra gli altri - Patrick Fischer, Mark Astley, Julien e Geoffrey Vauclair, Marcel Jenni, Gian-Marco Crameri, Jean-Jacques Aeschlimann e il capitano Peter Andersson, baluardo difensivo capace di scendere in pista anche per 40' a partita e chiudere con un bottino di 15 reti e 34 assist in 49 match.

Dopo una regular season caratterizzata da alti e bassi, ma comunque positiva e chiusa al terzo posto alle spalle di un Ambrì da record e dello Zurigo, gli uomini di Koleff arrivarono ai giochi che contano in piena forma e al gran completo. Trascinati dai colpi del veterano Orlando (6 reti e 5 assist in 11 incontri), le parate di Huet, le giocate del "Vichingo" Andersson e potendo contare su un gruppo coeso dove in tanti sapevano piazzare il colpo del ko, nei playoff il Lugano risultò inarrestabile. Superata la resistenza del Davos (4-2), i bianconeri continuarono infatti a crescere liquidando dapprima lo Zugo (4-1 in semifinale) e poi i cugini biancoblù in un'attesissima finale tutta ticinese. L'atto conclusivo, sull'1-1 dopo due vittorie esterne, vide il Lugano - capace di espugnare 3 volte su 3 la Valascia, fortino quasi inviolabile in stagione -, chiudere i conti sul 4-1 (3-2 dr, 3-5, 3-2 ds, 4-0, 3-1). Freschi, pimpanti e letali, i bianconeri affossarono l'Ambrì di Petrov - fin lì implacabile - portando alla Resega il quinto indimenticabile e dolcissimo titolo della storia del club sottocenerino.

Qual è stato secondo te il Lugano più forte: quello del 2005/06 o quello del 1998/1999? Rispondi votando nel sondaggio

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COMMENTI
 

Frankeat 6 anni fa su tio
PELLE D'OCA ANCORA OGGI!
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