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Sconquasso Ferrari: Alonso potrebbe partire Dopo il cambio ai vertici il pilota spagnolo potrebbe non più identificarsi nella scuderia di Maranello
MARANELLO (Italia) - La Ferrari negli ultimi 12 mesi è cambiata tanto. Fernando Alonso potrebbe non riconoscersi più nella nuova scuderia di Maranello e decidere pure lui di cambiare dando seguito alle tante voci di mercato che lo riguardano.
Il profondo restyling in atto a Maranello potrebbe portare, ora più che mai a nuovi scenari, se non già nel 2015, di certo per l'anno successivo e non è detto che il pilota asturiano decida di rimanere a Maranello. Così come Kimi Raikkonen.
Al di là della generosa buona uscita che ammonta a quasi 27 milioni di euro per Luca Cordero di Montezemolo, il nuovo presidente della Ferrari, Marchionne, dovrà fare i conti con ben altre priorità per un'azienda che, al contrario della FIAT, risente in maniera impercettibile della crisi, aumentando i suoi ricavi sfruttando i nuovi mercati, americano e arabo. Di contro la scuderia di F1 è entrata in un girone dantesco di risultati negativi che solo in parte la bravura di Alonso ha coperto in questi ultimi anni.
A rendere più incerto il futuro di Alonso a Maranello potrebbe essere anche la morte di un amico, Botin l'uomo del Banco Santander, ma anche l’assenza di un forte supporto, visto che il banchiere iberico era il primo “fan” di Alonso alla Ferrari e già in precedenza lo aveva aiutato durante la sua carriera. Per il momento il problema non si pone visto che il contratto in essere scade nel 2017 ma è di certo un altro segnale di cambiamento, anche solo nei punti di riferimento del pilota spagnolo che potrebbero portarlo a decidere di cambiare aria. Mercedes, McLaren e Honda, e chissà se non anche la Red Bull, farebbero carte false per avere l'esperienza, la bravura e il talento di uno come Alonso.
Insomma la Ferrari potrebbe chiudere con una nuova frontline di piloti l'aria di cambiamento che lo stesso Montezemolo aveva avviato facendo "fuori" in successione l'ingegner Costa, Marmorini capo reparto motori, Stefano Domenicali e finendo con il dimettersi lui stesso dall'incarico di presidente. In attesa di capire da Alonso, e da Raikkonen ma soprattutto dallo stesso Marchionne cosa ne sarà del futuro, della gestione sportiva, dell'idea di rilevare o creare ex-novo una seconda scuderia come si stava cercando di fare con la Sauber, la Ferrari 2015 assomiglierà ancora a quella di quest'anno, in pista, anche se si spera con risultati un po' migliori.
itm/red
