Concreti e attenti, i bianconeri hanno vinto 5-0 la stracantonale, qualificandosi matematicamente per i playoff e mettendo seriamente nei guai i cugini
AMBRÌ - Un piccolo Ambrì, una squadra modesta, che si è sciolta davanti alle prime difficoltà, è caduto 5-0 contro il Lugano.
Riscattarsi dopo la figuraccia fatta a Friborgo i primi, guadagnare la certezza matematica di partecipare ai playoff i secondi: biancoblù e bianconeri chiedevano questo alla sesta stracantonale stagionale. Entrambe costrette a fare i conti con problemi e preoccupazioni, le due squadre sono arrivate alla sfida con sensazioni diametralmente opposte. Sereni i sottocenerini, riusciti a riprendersi nell'ultimo periodo e rinfrancati dai successi centrati con Zugo e Davos. Con il morale sotto i tacchi i leventinesi, i quali credevano di aver spiccato il volo con la vittoria nell'ultimo derby e invece sono tornati pesantemente a terra con gli ultimi due rovesci.
E il momentaccio dell'Ambrì è proseguito pure sul ghiaccio della Valascia dove, infatti, il Lugano ha vinto senza faticare.
Come 24 ore (abbondanti) prima contro i Dragoni, i sopracenerini hanno clamorosamente fallito l'approccio mentale alla sfida, dimostrandosi più che molli e squagliandosi alla primissima difficoltà. Nel derby questa è arrivata al 6'09”, quando Ulmer ha trovato lo spazio per battere Zurkirchen. Da lì in avanti i biancoblù sono spariti, regalando spazi, dischi, occasioni e... gol, ai cugini. I bianconeri, increduli, non si sono fatti pregare e, con Fazzini e Walker, sono saliti sul 3-0 già prima della prima sirena.
Il secondo parziale ha mostrato un Ambrì almeno determinato. I padroni di casa hanno accelerato e spinto, creando più di un grattacapo ai rivali. Si sono in ogni modo dimostrati troppo leggeri e imprecisi, fallendo le occasioni capitate loro per imperizia (un rigore) o bravura altrui (Merzlikins). Come già capitato nella prima frazione, poi, in difesa non hanno retto. E gli ospiti, non scintillanti ma molto concreti, ne hanno approfittato: Sannitz prima 36'12” e Ulmer poi 38'44” hanno infatti arrotondato il punteggio, chiudendo in pratica ogni discorso.
Il terzo tempo è stato solo una passerella per i dodici in pista. Davanti a un pubblico delusissimo – che non ha mancato di contestare la squadra - i leventinesi hanno almeno tentato di rendere meno pesante il passivo, non riuscendoci e, alla fine, arrendendosi con mestizia.
Lo 0-5, unito allo 0-7 di Friborgo, fa capire quanto grave sia la situazione in casa biancoblù. Senza idee, senza carattere ma con un'enorme paura, i sopracenerini stanno precipitando verso una finale di playout (credere di potersi salvare prima è al momento assolutamente fuori luogo) nella quale partiranno da sfavoriti. Sarà per loro - e per i loro tifosi - una primavera bollente, di grande passione.
In casa Lugano invece sembra che il peggio sia alle spalle: la qualificazione ai playoff e qualche buona prestazione hanno infatti fatto intravedere qualche timido sorriso dopo mesi di volti tirati.
AMBRÌ-LUGANO 0-5 (0-3, 0-2, 0-0)
Reti: 6'09” Ulmer (Vauclair) 0-1; 16'33” Fazzini (Lapierre) 0-2; 18'01 Walker (Bertaggia) 0-3; 36'12” Sannitz (Hofmann) 0-4; 38'44” Ulmer (Bertaggia) 0-5.
AMBRÌ: Zurkirchen; Mäenpää, Zgraggen; Gautschi, Fora; Jelovac, Ngoy; Trunz; Fuchs, Emmerton, Pesonen; Lauper, Hall, Duca; Monnet, Kamber, Guggisberg; Bianchi, Lhotak, Stucki; Berthon.
LUGANO: Merzlikins, Furrer, Chiesa; Vauclair, Ulmer; Hirschi, Ronchetti; Sartori; Klasen, Zackrisson, Bürgler; Fazzini, Lapierre, Brunner; Hofmann, Martensson, Sannitz; Bertaggia, Gardner, Walker; Reuille.
Penalità: Ambrì 5x2'; Lugano 6x2'.
Note: Valascia 5'161 spettatori. Arbitri: Mandioni, Vinneborg, Fluri, Kaderli.