Cerca e trova immobili
Il team principal della scuderia svizzera Monisha Kaltenborn: «Possiamo tornare a lavorare al massimo delle nostre possibilità per un posto a metà schieramento»
HINWIL - «Piccoli team crescono» sarebbe bello dire e invece in Formula 1 si è costretti a dire «sopravvivono», viste le tante difficoltà economiche al cospetto dei grandi costruttori magari con aziende motoristiche alle spalle, vedi Mercedes, Ferrari e Renault.
Così Sauber e Manor sono costrette a fare i conti della massaia e se per la scuderia elvetica c'è luce in fondo al tunnel per la ex Marussia il futuro sembra tetro.
Futuro roseo per la Sauber almeno stando all'ottimismo ritrovato dal team principal Monisha Kaltenborn che ha detto GPUpdate: «La ruota finalmente sembra aver girato nel verso giusto, i nuovi capitali e i 2 punti di Nasr in Brasile ci hanno dato stabilità economica. Possiamo tornare a lavorare al massimo delle nostre possibilità per un posto a metà schieramento. Siamo un team con 45 anni di storia nel motorsport, inutile giudicarci per gli ultimi anni. I piccoli team sono l'ossatura della F1».
Cattive acque invece in casa Manor. Il team è sotto amministrazione controllata. I vertici lavorano alacremente per garantire continuità economica e dalle ultime notizie riportate da motorsport.com, la monoposto 2017 è pronta per essere costruita. Ma se entro il 20 gennaio non arriveranno capitali freschi, il destino della squadra sembra segnato. Gli ultimi rumors, riporta sempre il sito specializzato, parlano di un interessamento da parte di un imprenditore canadese.
