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Il tedesco ha conquistato il GP del Belgio, precedendo Ricciardo e Hamilton che, aiutato da diversi inconvenienti dei suoi avversari e da una safety car, ha recuperato dall’ultima posizione
SPA-FRANCORCHAMPS (Belgio) - Doveva rifarsi dopo un mese di stop per la sosta estiva e ci è riuscita con gli interessi la Formula Uno; è successo di tutto a Spa nel Gp del Belgio: il contatto al primo giro che ha visto coinvolte le due Ferrari e Verstappen, una lunga serie di ritiri dopo poche tornate, la bandiera rossa dopo nove giri per uno spaventoso incidente di Magnussen ma anche ovviamente il ritorno alla vittoria di Rosberg.
Dopo quattro successi di fila di Hamilton, a salire sul gradino più alto del podio è stata la Mercedes del tedesco, al sesto trionfo stagionale (il primo a Spa), ma il campione del mondo si è difeso con le unghie. Partito dall'ultima posizione in griglia dopo essere stato penalizzato per aver cambiato il motore alla sua monoposto, il britannico si è reso protagonista di una rimonta spettacolare – agevolato anche da tutte le sorprese in pista in avvio – e ha evitato il controsorpasso del compagno di team chiudendo al terzo posto alle spalle di Ricciardo. In testa alla classifica Mondiale c'è ancora lui con 9 punti ancora su Rosberg.
Le emozioni già subito dopo il semaforo verde: dopo una partenza perfetta le due Ferrari hanno rovinato tutto: complice anche una manovra azzardata di Verstappen, Raikkonen è stato chiuso a sandwich dalla Red Bull e da Vettel, bruciando così la grande chance di poter lottare per il successo o quantomeno per il podio. Tutti e tre ai box e gara compromessa.
Poi c'è stato il pauroso botto di Magnussen, andato a sbattere sul guardrail al settimo giro: Renault distrutta, ma il pilota danese è rimasto illeso. Dopo la safety gar la gara è ripresa e Rosberg ha avuto via libera per il successo. Secondo appunto Ricciardo – che con il quarto podio stagionale allunga sensibilmente sui ferraristi in classifica piloti blindando o quasi il terzo posto - davanti ad Hamilton. Quarto posto per Hulkenberg davanti a Perez per una mini-festa Force India.
Poteva andare anche peggio per la Ferrari che ha provato a limitare i danni: Vettel è riuscito a centrare il sesto posto (e sicuramente sarebbe andata a podio senza il pasticcio iniziale) mentre Raikkonen (completamente innocente nell'incidente e demotivato dopo aver visto buttare tutta la corsa all'aria) ha avuto problemi a superare le Williams e ha chiuso nono dietro Alonso e Massa ma davanti a Bottas.
Impalpabili le Sauber con Nasr ultimo tra coloro che sono arrivati al traguardo ed Ericsson subito uscito di scena. Tra sette giorni si riparte con il Gp d'Italia a Monza, sperando che non sia l'ultimo sul circuito lombardo viste le difficoltà nel rinnovo del contratto.
