Cerca e trova immobili

FORMULA 1Villeneuve: "Come fa la Red Bull a lanciare un bimbo come Verstappen in F1?"

20.12.14 - 23:20
"Non ha alcuna esperienza, prima di lottare con la vita degli altri, devi imparare. Il debutto di un 17enne è un messaggio negativo"
Villeneuve: "Come fa la Red Bull a lanciare un bimbo come Verstappen in F1?"
"Non ha alcuna esperienza, prima di lottare con la vita degli altri, devi imparare. Il debutto di un 17enne è un messaggio negativo"
SPORT: Risultati e classifiche

LONDRA (Gbr) - Jacques Villeneuve a tutto tondo. Il pilota canadese si è confessato in una lunga intervista ad Omnicorse parlando anche delle tante cose che non lo convincono in F1. Reduce dal Memorial Bettega il figlio del leggendario Gilles ha cominciato con il criticare la scelta della Red Bull di affidare una macchina a un minorenne come Verstappen:

“Max è un abuso. Quelli della Red Bull si rendono conto che mettono un bambino dentro ad una Formula 1? Non metto in dubbio che sia naturalmente veloce, ma non ha alcuna esperienza. Io sono arrivato ai Gp a 25 anni dopo aver vinto in Formula Indy. Prima di lottare con la vita degli altri, devi imparare. E non è compito della F1 insegnare. Ci si arriva solo per andare sempre più veloce. Per l’immagine della Formula 1 il debutto di un 17enne è un messaggio negativo”.

Red Bull sotto accusa anche per la gestione di Vettel: “Vettel non era più voluto dalla Red Bull. Non era più considerato il “ragazzo d’oro”: se avesse vinto ancora lui il merito non sarebbe stato della Red Bull Racing, ma solo di Sebastian. La Red Bull non è una famiglia come vuole far credere, ma ha un solo interesse: vendere molte lattine e, quindi, la squadra si è “innamorata” di Daniel Ricciardo e Vettel non aveva altra alternativa che chiudere con Milton Keynes. Ha fatto bene ad andare via perché non c’era più il clima giusto per lui”.

Da Villeneuve, infine, critiche anche ad Alonso: “Non sono sicuro delle scelte che ha fatto. Aveva bisogno di aria nuova, perché è arrivato alla Ferrari vincendo, ma poi quando le cose sono andate male, non è rimasto un uomo Ferrari. Fernando, purtroppo, non era più l’uomo squadra di Maranello. Proprio come era successo nella prima esperienza alla McLaren. A mio parere è il miglior pilota che c’è in Formula 1 quando abbassa la visiera del casco, ma fuori dell’abitacolo non ragiona in funzione del team, ma solo per se stesso. Usa Twitter e internet a suo vantaggio e questo a un top team non piace”.

itm/red

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE