I giocatori che militano nella massima categoria di hockey nordamericana hanno rifiutato l’offerta della Lega in merito alla riduzione degli ingaggi
WASHINGTON (USA) – La notizia era già nell’aria, ma ora è ufficiale: la Nhlpa, l’associazione dei giocatori del campionato professionistico più bello al mondo, cioè quello americano, ha rifiutato l’offerta presentata il 13 luglio scorso dai vertici della Nhl. All’orizzonte, per la Lega, si prospetta un nuovo lock-out, proprio come avvenne nella stagione 2004/2005, che condizionò anche il campionato svizzero, dal momento che diverse stelle della Nhl approdarono nel campionato rossocrociato
Il percorso è ancora lungo, c’è tempo fino al 15 settembre per raggiungere un accordo in America; il problema verte essenzialmente sulla volontà delle franchigie della Nhl di ottenere una riduzione dei salari pari al 22%, oltre alla riduzione della partecipazione agli utili della Lega dal 57 al 46%.
I giocatori, e di conseguenza la Nhlpa, non sono assolutamente d’accordo con le richieste della Lega; le trattative riprenderanno nella prossima settimana, con la speranza che un accordo venga raggiunto al più presto. In caso contrario, anche in Svizzera si potrebbe iniziare a sognare qualche stella della Nhl sotto le volte delle piste di casa nostra, proprio come accadde otto stagioni fa, quando Rick Nash e Joe Thorton, per esempio, furono determinanti per portare il titolo a Davos.
Il commissario Nhl, Gary Bettmann si è detto fiducioso sulla possibilità di trovare a breve una soluzione. Staremo a vedere se anche i giocatori saranno di quest’idea.