HCLServono i rigori ma il Lugano è ancora vivo

LUGANO - Il Lugano aveva l’arduo compito di dimostrare che il successo-fiume colto sabato sul Friborgo non è stato un semplice fuoco di paglia. Alla Resega è arrivato un Servette in difficoltà e reduce dal pesantissimo 7-1 casalingo con il Davos.

Squadra che vince non si cambia e per l’impegno odierno Doug Shedden ha optato per la medesima formazione scesa in pista sabato con i burgundi, fatta eccezione per l’”assenza” di Romanenghi impegnato con i Ticino Rockets.

Un Lugano combattivo ma ancora lontano da ciò che tifosi, staff tecnico e società si attendono ha sconfitto ai rigori le Aquile: 3-2 il risultato finale. 

Che dire della partita? Dopo una prima parte di periodo inaugurale piuttosto soporifera, le due squadre sono andate vicino al vantaggio rispettivamente con Slater e Wick da parte ginevrina e Morini sull’asse bianconero.

Vantaggio che i ticinesi hanno trovato al 12’04 grazie a un’azione di prepotenza imbastita da Dario Bürgler, giunto al suo 12esimo gol stagionale e confermatosi scorer di razza. 

Gli uomini di McSorley - dopo un paio di conclusioni velenose - hanno prontamente risposto al 17’, grazie a una bella conclusione al volo di Jacquemet finita tra le gambe di Merzlikins.   

Le difficoltà su entrambi fronti nel proporre azioni offensive sono proseguite pure nelle parti iniziali del secondo periodo. Servette e Lugano, salvo rarissime eccezioni, quasi mai si sono affacciati dalle parti di Elvis e Mayer. Il powerplay della squadra di casa, "assaggiato" per la prima volta al 20'42, si è mostrato lento e imprevedibile. 

Una situazione sfortunata - dove il bastone ha deciso di giocare un brutto scherzetto a Chiesa rompendosi e permettendo così agli avversari di recuperare il disco - ha poi consentito al team romando di trovare il primo vantaggio di serata: autore del punto Tim Traber (28'54).

La gioia ospite è stata di breve durata: nemmeno 4' più tardi Ronchetti, su assist illuminante di Klasen, ha riportato la contesa in parità. 

Nella terza frazione il Lugano ha cercato con insistenza la rete del successo. In particolare da segnalare una traversa piena colpita da Bürgler al 47'. Gli affamati padroni di casa, desiderosi di regalare ai propri tifosi la seconda vittoria consecutiva, si sono creati una miriade di occasioni che però non hanno sortito il tanto sperato punto del 3-2. 

Nei 5' di overtime è salito in cattedra Elvis Merzlikins, autore di alcuni interventi davvero miracolosi. Ai rigori le trasformazioni di Klasen e Martensson hanno permesso ai ticinesi di conquistare due punti pesanti, più per il morale che per una classifica che resta largamente deficitaria. I sottocenerini sono ora ottavi a quota 39 punti, a+1 sullo stesso Servette.  

Vauclair e compagni torneranno in pista venerdì sera a Davos prima di affrontare sabato il derby con l’Ambrì. Un fine settimana in cui è lecito attendersi altri passi avanti. Il Lugano è ancora vivo e, almeno sino a venerdì, va bene anche così!

Nell'altra partita in programma questa sera il Bienne ha sconfitto 6-3 il Losanna. 

LUGANO - SERVETTE 3-2 dr (1-1, 1-1, 0-0, 0-0)
Reti: 12’04 Bürgler (Hofmann) 1-0; 16’59 Jacquemet (Almond, Spailing) 1-1; 28’54 Traber (Impose) 1-2; 32'47 Ronchetti (Klasen) 2-2; 
Lugano: Merzlikins; Furrer, Chiesa; Klasen, Martensson, Fazzini; Wilson, Sartori; Hofmann, Zackrisson, Bürgler; Vauclair, Hirschi; Bertaggia, Sannitz, Walker; Ronchetti; Reuille, Gardner, Morini.
Penalità: 3x2' contro entrambe le squadre
Note: Resega, 5'275 spettatori. Arbitri: Eichmann, Hebeisen; Kovacs, Küng.