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LNA«Mai passato un agosto così»

30.08.16 - 06:59
Cosa ci si deve attendere dal campionato? Patrick Fischer è combattuto tra tradizione e sorprese: «Da vent'anni vincono sempre le stesse squadre. Lasciamoci sorprendere»
«Mai passato un agosto così»
Cosa ci si deve attendere dal campionato? Patrick Fischer è combattuto tra tradizione e sorprese: «Da vent'anni vincono sempre le stesse squadre. Lasciamoci sorprendere»
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ZUGO - Un anno fa, di questi tempi, Patrick Fischer si stava crucciando per riuscire a dare forma e gioco al suo Lugano, a una squadra che, eliminata nei quarti dei playoff la stagione precedente (dopo un ottimo terzo posto in regular season), voleva fortissimamente regalare soddisfazioni ai propri tifosi. Come è andata quell'avventura lo sappiamo tutti, con i bianconeri balbettanti per un mese e mezzo e Patrick dolorosamente messo alla porta dalla dirigenza.

Ora, dopo dodici mesi di alti e bassi, caratterizzati dalla soddisfazione per la nomina a selezionatore della Nazionale (e al successivo rinnovo) ma anche dalla delusione per l'esito dei Mondiali, l'agosto di Patrick è molto diverso.

Non c'è ancora ghiaccio sul quale pattinare. Non ci sono schemi da disegnare...

«Ci sono match da seguire – è intervenuto proprio il 40enne – In questo momento sto infatti facendo l'osservatore. Ho seguito i ragazzi dell'U18, dovrò fare lo stesso con quelli della U20. E poi ci saranno le partite del campionato. Il lavoro è un po' diverso. I ritmi sono un po' diversi. In attesa di tornare in pista per i primi camp della Svizzera... Effettivamente non ho mai passato un agosto così».

Patrick l'”osservatore” è... perfetto. Visto che l'esperienza non gli manca, l'attuale coach della Nazionale può dunque raccontare la LNA che sta per cominciare.
«Sta per iniziare una corsa che, vedrete, si rivelerà interessantissima. Già nello scorso campionato le squadre erano molto “vicine” tra loro. Le prime della graduatoria, più o meno, si equivalevano. Penso sarà così anche nel 2016/17. E questo favorirà l'equilibrio e lo spettacolo».

È presto per sapere chi vincerà?
«Prestissimo. Si deve ancora capire quali sono davvero i valori in pista. Negli ultimi venti anni (dal 1998-1999, ndr) hanno vinto i soliti quattro club. Credo che questi, ovvero Lugano, Zurigo, Davos e Berna, partiranno favoriti anche per la stagione che sta per cominciare. Certo, la concorrenza per questi non mancherà. Vedo infatti Ginevra e Zugo molto attrezzati. Chissà che non sia la volta che il dominio delle top-4 si interrompa. Prima o poi dovrà pure accadere».

Quale può essere la vera sorpresa del campionato. L'Ambrì magari, il Bienne?
«Il Bienne si è molto rinforzato ma... davvero, non so. Tutte le compagini andranno valutate con attenzione. Mi piacerebbe capire qual è il livello del Kloten. Questo sì, mi incuriosisce».

Dopo i ben noti problemi economici...
«Vero, anche se alla fine, ne sono certo, gli Aviatori metteranno insieme una squadra competitiva. Potrebbero lasciare il segno. Potrebbero sorprendere. Ecco, questo è quello che farò io: mi lascerò sorprendere».

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