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HCLNervosismo, emozioni, botte e gol: Lugano sono tre punti granitici

01.12.15 - 22:07
È tornato Pettersson, è sbocciato Martensson, Merzlikins è sempre più una sicurezza e Stapleton può risultare determinante: i bianconeri hanno di che festeggiare dopo aver battuto il Kloten per 4-3
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Nervosismo, emozioni, botte e gol: Lugano sono tre punti granitici
È tornato Pettersson, è sbocciato Martensson, Merzlikins è sempre più una sicurezza e Stapleton può risultare determinante: i bianconeri hanno di che festeggiare dopo aver battuto il Kloten per 4-3
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LUGANO – Reduce dalla sconfitta rimediata in casa al cospetto dello Zugo, il Lugano tornava martedì sera in pista con l’obbiettivo (e l’imperativo) di tornare alla vittoria: la sfida interna contro il Kloten rappresentava la classica partita da 6 punti, visto che gli Aviatori precedevano i bianconeri di una sola lunghezza prima dell’ingaggio introduttivo.

I ragazzi di Shedden, nonostante un buon avvio, hanno perso immediatamente il controllo del gioco: in un paio di occasioni Merzlikins è stato formidabile, ma sul tocco di Obrist (8’) non ha potuto davvero nulla. Poco male, perché nell’arco di 124” il redivivo Pettersson ha ribaltato le sorti dell’incontro: prima con un perfetto backhand (9’), poi con una staffilata delle sue (10’ e in powerplay!) lo svedese non ha lasciato scampo a Gerber. Nonostante diverse puntate nel terzo offensivo, e poche occasioni concesse agli Aviatori, i bianconeri non sono riusciti a rimpolpare il risultato prima della prima sirena.

Nel secondo periodo, dopo 4’ molto spezzettati e poco entusiasmanti, è successo di tutto, partendo dalla penalità di partita subita da Hofmann, passando per l’immediato viaggio in panchina penalizzati di Walker che hanno portato prima al 2-2 di Hollenstein (26’) – messo poi KO da un colpo di Hirschi – e poi al vantaggio ospite a firma Guggisberg (30’). Ancora una volta il Lugano ha però dimostrato carattere, ritrovando la parità con Martensson (32’) in doppia superiorità numerica e il nuovo vantaggio grazie al primo gol in maglia bianconera di Stapleton (36’). Insomma, se a tutto ciò si sommano alcune giocate geniali di Brunner e le parate di un incredibile Merzlikins, sotto le volte della Resega i 5'068 presenti non si sono certo annoiati.

Con la necessità di rimettere le cose a posto, il Kloten ha provato a chiudere nell’angolo i padroni di casa che, nel terzo periodo, hanno messo in pista tutte le loro qualità difensive, cercando di far male agli Aviatori in ripartenza. Peccato che le occasioni migliori in favore dei bianconeri siano capitate sui bastoni di Kienzle (che parata di Gerber!) e di Walker. Dopo aver lottato e sofferto negli ultimi interminabili secondi, Hirschi e compagni hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e godersi una vittoria tanto meritata quanto importante.

Una vittoria preziosa che proietta i bianconeri in sesta posizione, sorpassando in un solo colpo proprio il Kloten e il Berna: alla Resega però c’è da festeggiare e da godersi anche la rinascita di Pettersson, gli ottimi segnali di Martensson, un Merzlikins da paura e uno Stapleton che può davvero diventare determinante. Ma calma con i voli pindarici: venerdì la truppa di Shedden dovrà dare risposte importanti a Friborgo.

LUGANO-KLOTEN 4-3 (2-1; 2-2; 0-0)
Reti: 7’21 Obrist (Lemm) 0-1; 8’53 Pettersson (Martensson); 9’25 Pettersson (Klasen, Martensson/5c4) 2-1; 25’28 Hollenstein (Santala/5c4) 2-2; 29’14 Guggisberg (Gustafsson/5c4) 2-3; 31’14 Martensson (Stapleton, Pettersson/5c3) 3-3; 35’08 Stapleton 4-3.
LUGANO: Merzlikins; Furrer, Chiesa; Klasen, Martensson, Pettersson; Kparghai, Hirschi; Hofmann, Stapleton, Brunner; Vauclair, Ulmer; Bertaggia, Sannitz, Walker; Sartori, Kienzle; Reuille, Romanenghi, Fazzini.
Penalità: 3x2’ Lugano +5’ e PP (Hofmann); 6x2’ Kloten.
Note: Resega, 5’068 spettatori. Arbitri: Dipietro, Vinnerborg; Borga, Stuber.  

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