Sogni e obiettivi, il futuro di Inti sarà all'Hallenstadion: "Lasciare Ambrì fa male, ma non è un addio. Con i Lions potrò raggiungere traguardi importanti"
AMBRÌ - Il dado è tratto, al termine della corrente stagione Inti Pestoni lascerà la Leventina per tentare una nuova esperienza a Zurigo. Anche i club hanno ormai ufficializzato l’operazione: l’attaccante ticinese ha firmato un contratto triennale. Dopo mesi di trattative e profonde riflessioni la telenovela è dunque finita: quest'oggi abbiamo avvicinato il 24enne per cogliere le sue sensazioni, parlare di presente e futuro.
Come ti senti ora che la notizia è ufficiale?
“Mi sento un po’ più tranquillo, ora è tutto chiaro, il ‘casino’ è finito. Non mi pesava tanto la situazione, ma ora potrò concentrarmi al 100% sull’hockey giocato".
Quanto è stato difficile prendere questa decisione?
"Moltissimo, lasciare Ambrì fa male, lascio tutto quello che ho. D’altra parte ho dovuto pensare al futuro, ai miei sogni e obiettivi. Oltre al titolo di campione svizzero e alla Nazionale, non ho ancora rinunciato alla NHL. Voglio fare bene in Svizzera e mettermi in mostra, poi di conseguenza potrebbe presentarsi l’occasione di andare oltreoceano…”
Come mai Zurigo?
“I Lions sono una delle squadre più forti in Svizzera, con un’ottima struttura societaria. A Zurigo ci sono tutte le condizioni per crescere e continuare a migliorare, lì potrò raggiungere traguardi importanti. Come è ormai noto ho ricevuto diverse offerte, ma avrei lasciato Ambrì solo per un top-club, solo per fare un saltò di qualità: penso che gli ZSC siano una buona scelta”.
Tra le varie offerte c’era anche quella del Lugano?
"Dai bianconeri non ho mai ricevuto un’offerta concreta, ho parlato con Fischer la scorsa estate ma la trattativa non è mai realmente iniziata. Patrick mi ha chiesto scherzosamente di andare a Lugano ma non avrei mai potuto accettare…”. Gli ‘incubi’ dei tifosi biancoblù erano dunque infondati… "Esatto, ho sempre rassicurato i fans, a Lugano non sarei mai andato”.
Hai già avuto occasione di parlare con alcuni tifosi, come hanno preso la tua decisione?
“Finora sono stati tutti molto comprensivi. Pensavo che qualcuno si potesse arrabbiare ma invece ho ricevuto molti messaggi di incoraggiamento. Hanno capito che la mia non è una scelta contro l’Ambrì, non farei mai niente contro questa società e questi tifosi: se sono arrivato fin qui è grazie a loro e alla mia famiglia. Non dimenticherò mai gli anni passati ad Ambrì e se un giorno si dovesse presentare l’occasione di tornare, lo farò. Non è un addio, ora voglio raggiungere i miei obiettivi e realizzare i miei sogni, poi mi piacerebbe tornare in Leventina e finire la carriera con la maglia biancoblù”.
I tuoi famigliari come hanno reagito alla notizia?
“Non è stato facile dirglielo… però hanno capito, vogliono la mia felicità. Mia nonna poi ha già detto che se un giorno dovessi segnare contro l’Ambrì esulterà lo stesso...(ride, ndr) mia mamma invece non verrà a vedere le partite, gli servirà ancora qualche giorno per assimilare la notizia“.
Pestoni-Guerra: a Zurigo ritroverai un ticinese.
“L’ho già sentito, gioca già da molti anni oltre Gottardo e all’inizio mi aiuterà con il tedesco e ad ambientarmi. Ad ogni modo negli spogliatoi si parla prevalentemente inglese, non credo ci saranno problemi di comunicazione”.
Negli ultimi anni hai legato molto (in pista e fuori) con Alexandre Giroux. Come ha commentato la notizia?
“Scherzando mi ha detto che sarà un po’ triste... ho legato tanto con lui in questi 3 anni, mi ha fatto capire che ci teneva molto a giocare con me, però è un professionista e sa che questo è lo sport”.
Giroux è in scadenza di contratto, la tua decisione potrebbe condizionarlo?
“Sono due situazioni diverse, lui ha 34 anni e dovrà fare una scelta di vita. Se poi volesse venire a Zurigo a giocare con me, lo riabbraccerei volentieri. Uno come Giroux può fare bene in tutte le squadre, è uno sniper. Non so quante reti potrebbe segnare in un team come i Lions…”.
Ora però c’è ancora una stagione da finire, l’Ambrì è in corsa per i playoff.
"Esatto. Spero di potermi togliere delle belle soddisfazioni. Ad Ambrì ho vissuto anni bellissimi ma con pochi ‘successi’ sportivi, quest’anno mi piacerebbe arrivare lontano: credo nei miracoli!”.