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Doug Shedden ha deciso di puntare molto sul neo straniero del Lugano, giocatore che conosce da diversi anni: “Può fare molto bene, lo volevo già a Zugo”
LUGANO - Venerdì è ancora lontano, la sfida contro lo Zugo si inizia a intravvedere all’orizzonte, ma Doug Shedden non intende abbassare la tensione: il suo Lugano deve confermare quanto di buono ha mostrato nelle ultime sfide disputate e per farlo potrà contare sul neo arrivato Tim Stapleton.
“Tim lo conosco da tanti anni, l’ho allenato per due stagioni in Finlandia e posso dire che abbiamo un ottimo rapporto - ha esordito l’head coach - È un gran pattinatore e ha un ottimo tiro: può fare molto bene, non per nulla provai a portarlo a Zugo quando allenavo i Tori. Alla fine lui andò a giocare in Russia, mentre questa volta abbiamo di nuovo l’opportunità di lavorare assieme”.
Un Stapleton in più nel motore per un Lugano che “oggi è più forte di quello di ieri. Staremo a vedere poi cosa dirà il ghiaccio: venerdì sicuramente giocherà al posto di Filppula che ha un problema fisico agli adduttori e si è allenato in palestra. La sua alla fine non è una bocciatura ma sicuramente ora ho più possibilità di scelta”, sono state le parole di Shedden.
In casa Lugano, questo martedì, è stato anche il giorno dell’annuncio della partenza in prestito di Daniel Manzato verso Berna. “Non ho mai detto che Elvis è il numero 1, ma penso che la situazione stessa abbia portato a questa soluzione. Non ho nulla contro Daniel, ma in questo momento è difficile togliere Merzlikins dai pali: c’era la possibilità di mandarlo a giocare, di fargli riprendere la confidenza col ritmo partita e l’abbiamo colta, tenendo conto che possiamo richiamarlo in caso di bisogno”, ha concluso l’head coach.
