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HCAPAmbrì e Ticino amazing: “little” Mäenpää pronto a lasciare il segno

30.06.15 - 23:10
“I’m not the biggest guy in the world... ma in qualche modo me la cavo”. Il difensore finlandese si è detto pronto a raccogliere la sfida biancoblù
Ambrì e Ticino amazing: “little” Mäenpää pronto a lasciare il segno
“I’m not the biggest guy in the world... ma in qualche modo me la cavo”. Il difensore finlandese si è detto pronto a raccogliere la sfida biancoblù
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AMBRÌ - “Ho parlato con Zanatta, ho incontrato Pelletier, ho visto uno scorcio di Svizzera. Sono emozionato per la nuova avventura che sta per cominciare”.

Mikko Mäenpää ci ha regalato le sue prime parole rossocrociate, raccontandoci dell’approccio biancoblù e delle prime impressioni su quel che l’attende. E poi i dolori al polso, le sue caratteristiche tecniche e le disavventure in carriera: il finlandese si è rivelato un interlocutore divertentissimo.

“Ho cominciato a pensare alla Svizzera la passata estate quando il mio club, il Lev Praga… beh è scomparso - ha commentato con una risata il 32enne difensore - sapete a volte, i casi della vita...”.

Da un fallimento in KHL a un’avventura fortemente voluta. In mezzo però c'è stata la parentesi finlandese dello JYP.
“Come detto, già al termine della scorsa stagione ho cominciato a pensare al vostro Paese, al vostro campionato. Poi, dopo aver parlato con il mio agente, sono finito a Jyväskylä nella SM-liiga. L'interesse per il vostro hockey non è in ogni caso mai tramontato. Quando qualche settimana fa mi ha contattato Zanatta, che conosco dai tempi del Lev, è stato dunque facile ascoltare la sua proposta”.

L’accordo è stato laborioso?
“Per nulla. Anzi, easy. Ho parlato con Ivano, mi sono confrontato con Pelletier, ho visitato un po’ il Ticino e l’ho trovato amazing; la firma è arrivata in fretta”.

Qual è la durata del contratto con l’Ambrì?
“Una stagione”.

L’accordo con i biancoblù era subordinato al superamento di alcune visite mediche. Sappiamo che hai un polso in disordine.
“Mi sono infortunato lo scorso dicembre e mi sono fatto operare. Ora sono al cento per cento. Non ho alcun problema. Ho anche provato a giocare “sull’articolazione”... no pain. Tutto perfetto”.

Che tipo di giocatore sei? Gli esperti ti descrivono come un difensore ottimo nella fase offensiva del gioco, specialmente nel powerplay, ma fragilino “dietro”...
“I’m not the biggest guy in the world, non sono il ragazzo più grosso al mondo, ma in qualche modo me la cavo. Sono veloce, penso di conoscere bene il gioco. Ho le mie armi insomma. E poi ho fermato gli attaccanti russi, quelli enormi, penso di poter riuscire a cavarmela anche in Svizzera”.

Hai giocato tre anni in KHL. Di quella Lega il tuo futuro compagno di squadra Cory Emmerton ha sottolineato la bellezza, la difficoltà e anche… che le società facevano fatica a pagare gli stipendi. Anche tu hai avuto problemi?
“Devo ammettere di essere stato fortunato. Non ho davvero mai fatto fatica a ricevere quanto pattuito. Parlo però solo della mia esperienza e di quel che era la KHL qualche stagione fa. Ora so che di difficoltà ce ne sono, che la situazione è cambiata…”.

Cosa sai della Svizzera e cosa ti aspetti da questa esperienza?
“La verità? Conosco poco e nulla. Ma questo è affascinante, elettrizzante. Il paese, l’hockey, gli avversari…”.

Le lingue: sai che dovrai imparare tedesco, francese e italiano?
“Ce l’ho fatta con il russo - ha aggiunto ridendo Mikko - me la caverò anche con le vostre tre. Scherzi a parte, nel vostro campionato nessuno mi conosce, nessuno sa chi sono e quanto valgo. Devo dimostrare tutto: è come un quaderno bianco, da riempire, da completare. Sarà insomma una grande sfida, che non vedo l’ora di affrontare”.

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