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I leventinesi hanno salutato il 2014 con la vittoria di Rapperswil e la battuta d'arresto contro il Davos: con un pò di cattiveria in più la linea poteva essere ancora più vicina
AMBRÌ - L'Ambrì ha concluso il 2014 con quattro preziosissimi punti e, nonostante nell'ultima sfida i ticinesi abbiano sfidato il lanciatissimo Davos, il bottino poteva essere ancora più pesante. Se lunedì a Rapperswil è giunta una vittoria sudata, al termine di una sfida non giocata in maniera divina, martedì è successo il contrario... ma andiamo con ordine.
Le ultime due sfide dell'anno solare hanno messo ancora una volta in evidenza il killer instinct di Alexandre Giroux: il canadese, tanto bistratto nel primi mesi di questo campionato, ha bucato tre volte la porta dei sangallesi per poi ripetertsi in un'occasione contro il Davos. Con queste quattro segnature, il numero 10 dei biancoblù ha raggiunto quota 17 gol stagionali, alle spalle dei soli Pettersson e Plüss... mica male.
Alla Diners Club Arena non si è visto il miglior Ambrì ma alla fine, in rimonta e con i denti, sono giunti i primi tre fondamentali punti del campionato contro i sangallesi. Lo 0 nella casella vittorie negli scontri diretti iniziava a farsi preoccupante.
Martedì alla Valascia - piena di entusiasmo e tifosi come ai tempi migliori - la truppa di Pelletier ha tenuto testa alla capolista Davos e, se vogliamo dirla tutta, avrebbe potuto portare a casa il bottino pieno.
La mira e la cattiveria non sono però state amiche fidati di Duca e compagni che, invece, hanno pagato a caro prezzo alcune disattenzioni difensive. Con i grigionesi questo è inammissibile e puntamente è giunta la doccia fredda, nel corso dell'ennesimo overtime interno del campionato.
La linea però non dista poi così tanti punti: a -7 dal sorprendente Bienne, e con Kloten e Friborgo in totale appannamento, i leventinesi sono chiamati a lottare fino in fondo.
