I bianconeri devono riuscire a eliminare alcuni blackout ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta
LUGANO - Un Lugano costantemente confrontato alle numerose assenze per infortunio, ha ottenuto una vittoria e una sconfitta nel doppio impegno del weekend.
Anche contro Friborgo e Bienne, i bianconeri hanno mostrato i loro pregi e difetti, dominando a tratti gli avversari ma incappando in alcuni frangenti in pericolosi blackout.
Venerdì contro i Dragoni, Hirschi e compagni si sono agevolmente portati in vantaggio fin sul 4-1 dando l’impressione di poter controllare il match, poi però si sono momentaneamente spenti permettendo ai burgundi di riportarsi fin sul 4-4. Fortunatamente a riaccendere la luce ci ha pensato il solito Pettersson – autentico incubo per le difese avversarie – che con un bolide non ha lasciato scampo a Conz siglando il definitivo 5-4.
Sabato contro i Seelanders, squadra composta da lottatori e che quando gioca in casa è sempre molto difficile da affrontare, il Lugano non ha disputato la sua miglior partita stagionale ed è stato sconfitto per 2-1.
Nel complesso Patrick Fischer può comunque essere piuttosto soddisfatto: la classifica vede i sottocenerini fra le prime della classe, la squadra appare molto solida e consapevole del suo enorme potenziale.
Anche in una serata non particolarmente brillante come quella di ieri a Bienne, i bianconeri hanno comunque lottato fino all'ultimo, rimanendo in partita e rischiando anche di agguantare il pareggio. Eliminando gradualmente alcuni passaggi a vuoto, l'impressione è che questa compagine possa giocarsela contro ogni avversario e raggiungere traguardi importanti.
Grazie all'ottimo lavoro degli svizzeri - compresi i due portieri - e a quattro stranieri sempre così performanti, i tifosi potranno dunque togliersi delle belle soddisfazioni.