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L'OSPITE"Giulini è forse il peggior presidente della storia dell’ACB"

18.07.13 - 07:01
Speranza? Per Arno Rossini è ingiusto confidare ancora nel miracolo: "Ho il Bellinzona nel cuore; davvero fatico a ricordare un dirigente che ha fatto tanti disastri"
Ti-Press/Gabriele Putzu
"Giulini è forse il peggior presidente della storia dell’ACB"
Speranza? Per Arno Rossini è ingiusto confidare ancora nel miracolo: "Ho il Bellinzona nel cuore; davvero fatico a ricordare un dirigente che ha fatto tanti disastri"
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BELLINZONA – Gli allenamenti sono ripartiti. I sorrisi sono ricomparsi. La speranza non si è esaurita. Davvero, a Bellinzona, tutto si è sistemato? Per niente. Senza l’arrivo degli ormai famigerati capitali promessi da Giulini il club verrà infatti cancellato, costretto all’oblio dopo 109 anni di storia.

Questo, però, si sa. Quel che non si sa è come allenatore e giocatori stanno affrontando l’insolita situazione di lavoro a tempo determinato. Come si può, nel pallone, impegnarsi senza sapere se ci sarà un domani?
“È davvero complicato – è intervenuto Arno Rossini – Trovare le giuste motivazioni, la serenità, la concentrazione per lavorare in questa situazione non è affatto facile”.

Eppure, rimettendosi in gioco, gli atleti hanno dimostrato di credere nel progetto. E di avere la “testa” giusta per sopportare la pressione.
“Io, purtroppo, la vedo in maniera diversa. Secondo me molti di quelli che sono rimasti o arrivati al Comunale lo hanno fatto per mancanza di alternative. Perché non avevano mercato”.

Chi ha avuto l’occasione è partito?
“Esatto. Gli altri invece si sono stretti intorno a Bordoli. Ora impegneranno queste settimane per tenersi in forma. Se il 9 agosto non dovesse succedere nulla di buono saranno almeno allenati e pronti a valutare qualche offerta. Anche dalle leghe inferiori”.

Chi si è totalmente rimesso in gioco è il mister.
“Ha accettato una scommessa. Io rimango pessimista ma, è vero, se il miracolo dovesse accadere si ritroverebbe alla guida di una squadra comunque ambiziosa e seguitissima. Non ho dubbi: anche in Prima Lega Promotion il Bellinzona continuerebbe a essere amato e supportato. I tifosi riempirebbero il Comunale”.

Rimane la società, ovvero Giulini. Lui in questi mesi ci ha almeno sempre messo la faccia.
“Giulini è forse il peggior presidente della storia del Bellinzona. Io in granata ho giocato e allenato. Sono un tifoso da sempre e davvero fatico a ricordare un personaggio che ha fatto tanti danni. Ha preso la squadra in Super League e in qualche anno l’ha portata prima in Challenge League poi, ora, in Prima Lega Promotion. E c’è sempre lo spettro del fallimento che aleggia…”.

Nella conferenza stampa di presentazione dell’allenatore, l’imprenditore milanese è sembrato sereno e sinceramente convinto di poter salvare la baracca.
“Sarebbe servita maggior trasparenza. Dal principio. Se a febbraio, marzo, il presidente si fosse fatto da parte, adesso staremmo parlando del campionato di Seconda Lega. Di calcio giocato. Sarebbe stata dura ma almeno ci saremmo già lasciati alle spalle tutte le delusioni. E invece siamo ancora qui, nel pieno dell’incertezza. Il Bellinzona merita di poter continuare a scrivere la propria storia. E invece, temo, non sarà così. Ma non immaginate quanto spero di sbagliarmi”.

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