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Preoccupata dall’ampiezza del fenomeno, la Swiss Association of Football Players ha deciso di agire concretamente
ZURIGO - La mafia mondiale danneggia il calcio. Il sindacato svizzero dei giocatori ha deciso di agire concretamente contro la manipolazione delle partite. La notizia è arrivata come una bomba nel mondo del calcio, l’autorità di polizia europea Europol lo ha annunciato due settimane fa: circa 380 partite delle leghe europee tra il 2008 e il 2011 sono state truccate, di queste, ben 41 in Svizzera. I perdenti di questo business milionario sono in particolare gli spettatori, mentre la mafia trionfa come vincitore.
Preoccupata dall’ampiezza del fenomeno, la Swiss Association of Football Players (Safp) ha deciso di agire concretamente. Nel quadro del progetto "Show Respect", sarà istituito un centralino per i giocatori che sono confrontati con tentativi di manipolazione. Lo scopo è proteggere il calcio, i giocatori e i funzionari. Nello stesso tempo, si vuole anche cercare almeno di ostacolare il crimine organizzato che sta dietro le partite truccate. «I whistleblower sono importanti e devono essere protetti», afferma l’avvocato e presidente della Safp Lucien W. Valloni. «Solo grazie al loro sostegno è possibile individuare irregolarità».
Importante è inoltre sapere che anche la non notifica di una truffa può portare conseguenze. Per esempio l’allenatore della Juve Antonio Conte è stato sospeso per quattro mesi perché, nonostante sapesse dei tentativi di corruzione presso il suo ex club, il Siena, non aveva trasmesso questa informazione. Il centralino sarà disponibile per giocatori che sono a conoscenza di accordi illegali per una partita perché sono stati contattati da intermediari del crimine organizzato mondiale. Al telefono risponde un avvocato svizzero che è tenuto a rispettare il segreto d’ufficio. Per questo, il giocatore che decide di riferire quanto sta accadento, è protetto dall’anonimato.
