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Livio Bordoli sulla sfida di Lucerna: «Il Lugano non ha fatto poi così male»
LUGANO - Il nuovo Lugano, quello che è dovuto ripartire senza i gol di Alioski e Sadiku, non segna da tre partite. Al 4-0 contro il Milan e al 2-0 contro il Chievo in amichevole ha fatto seguito l'1-0 subito nella prima giornata di campionato in quel di Lucerna. Inutile girarci attorno: la formazione di Tami, timida e rinunciataria alla Swissporarena, ha bisogno al più presto di un attaccante che risolva i problemi legati alla sterilità offensiva. Come è ormai noto da un po' la società ticinese sta aspettando dal PSG sviluppi legati alla trattativa che porta al francese Jean-Christophe Bahebeck.
Nel frattempo l'ex tecnico bianconero Livio Bordoli analizza così il primo Lugano visto all'opera domenica alla Swissporarena: «Secondo me non hanno fatto poi così male. A giusta ragione Tami ha messo in campo una squadra attendista, visti gli uomini a sua disposizione. Se poi nel secondo tempo avessero sfruttato di più certe occasioni ecco che il risultato poteva anche essere diverso. Alla fine dei conti è stato un dettaglio a fare la differenza».
In attacco mancano 1 o 2 elementi di peso...
«Questo sicuro. Marzouk l'avevo visto a Chiasso ed è un buon giocatore, ma deve ancora dimostrare di saper reggere la Super League. Ha il potenziale per fare bene».
Che tipo di giocatore ha bisogno il Lugano?
«Non credo serva un attaccante che risolva tutte le partite, penso invece che questa squadra abbia bisogno di un giocatore affidabile. Marzouk è più che altro un contropiedista, al Lugano manca un uomo d'area come lo era Sadiku. Un elemento alla Juric del Lucerna per intenderci. A questo Lugano, poi, serve un centrocampista».
Con Alioski e Sadiku a Lucerna il Lugano avrebbe vinto?
«Penso proprio di sì».
Che Super League ti aspetti quest'anno?
«Speriamo continui così. Abbiamo visto tanti gol nella prima giornata, anche se questo non è sinonimo di qualità. Per lo spettacolo però è ottimo. D'altro canto sono convinto che la qualità del campionato non è aumentata, visto che durante l'estate nessun big è stato ingaggiato dalle varie squadre».
