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SUPER LEAGUE«Tami mi piace, ma ora servono i rinforzi. Attenzione all'EL...»

14.07.17 - 09:33
A poco più di una settimana dall'inizio del campionato si è espresso l'ex giocatore bianconero Dario Rota
TiPress
«Tami mi piace, ma ora servono i rinforzi. Attenzione all'EL...»
A poco più di una settimana dall'inizio del campionato si è espresso l'ex giocatore bianconero Dario Rota
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LUGANO - Che Lugano sarà quello che vedremo all'opera quest'anno? Che ruolo giocherà l'Europa League? Darà una carica supplementare alla squadra oppure influirà sul rendimento in campionato? Quanto peseranno le illustri partenze di Alioski, Sadiku e altri giocatori? 

Mancano ormai soltanto nove giorni al primo incontro ufficiale, in programma domenica 23 luglio in quel di Lucerna. In attesa che il palloni cominci a rotolare abbiamo chiesto un parere all'ex giocatore bianconero Dario Rota. 

Dario, come vedi il Lugano 2017-18? 
«Sono fiducioso poiché Tami è molto bravo. Negli ultimi anni ha accumulato tanta esperienza ed è un allenatore di cui ci si può fidare. È altresì vero che la squadra è tutt'altro che completa. Sono andati via 4-5 giocatori di peso, anzi metà squadra che l'anno scorso era titolare. Penso a Salvi, Piccinocchi, Sadiku e Alioski. A livello di spogliatoio, inoltre, hanno perso due elementi fondamentali come Rey e Urbano». 

Con il doppio impegno EL-campionato la squadra necessita di diversi accorgimenti...
«L'Europa League è sicuramente una bella vetrina. Io però sono un po' preoccupato, poiché questa competizione potrebbe trasformarsi in un "macigno" per i bianconeri. Le prestazioni in campionato potrebbero risentirne. Ci sono più partite che devi affrontare, le trasferte e, non da ultimo, a livello mentale potrebbe diventare pesante. Il pericolo maggiore della stagione bianconera lo vedo qui...».

Come giudichi, invece, la scelta di puntare su Tami? 
«In carriera ha lavorato molto con i giovani e per questo può far crescere il suo gruppo. Ora però penso che sia la società che debba mettere Tami nelle condizioni migliori, reperendo alcuni giocatori importanti sul mercato e mettendoli a disposizione del Mister. Almeno rimpiazzando quelli che sono partiti...».

Cosa ne pensi del trasferimento di Alioski al Leeds?
«Quando giocavo io si dovevano fare 3-4 anni buoni in una squadra prima di guadagnarsi un trasferimento importante. Ora le cose vanno molto più velocemente, basta fare 6 mesi bene che, se sei fortunato, ti si aprono subito porte importanti. Alioski ha disputato una grande stagione a Lugano, ma nel suo caso non mi pare sia arrivata la chiamata del grande club. Con questo non voglio sminuire il Leeds, la B inglese resta sempre un ottimo campionato e lì avrà l'opportunità di crescere ancora. Toccherà a lui dimostrare di cosa è capace. Ad ogni modo non è sempre evidente cambiare campionato e cultura».

 Che idea ti sei fatto dell'addio di Tramezzani?
«Difficile da dire. Da esterno dico che secondo il mio modesto avviso il rapporto tra Renzetti e Tramezzani non era così idilliaco. È vero che Sion è una piazza importante, ma con quello che ha conquistato qui a Lugano penso che un altro anno avrebbe potuto farlo...». 

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