Ritrovata la panchina, Zdenek Zeman si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Non mi sento vecchio»
PESCARA (Italia) - «Spero di convincere i miei critici che posso allenare fino a ottant'anni. Magari chi mi contesta ha ragione ma conto di smentirlo».
Tornato in panca e capace di condurre immediatamente il Pescara al successo, Zdenek Zeman è stato il protagonista assoluto del weekend di Serie A. Oltre a sfoggiare le sue indubbie doti di leader, il tecnico boemo ha mostrato di non aver perso l'abitudine alla battuta, debuttando ai microfoni della Rai con un «Il fumo fa male, ma il fioretto di smettere in caso di salvezza col Pescara non lo faccio».
Tornato serio il 69enne non ha poi però voluto illudere la piazza in merito a una possibile conferma in Serie A: «Abbiamo tanti giovani e tante partite difficilissime da affrontare; per sperare dovremmo fare il cammino di Juve, Roma e Napoli. E penso che non saremo in grado di farlo. Ma ci proveremo. Ho fatto solo tre allenamenti con questa squadra, potevo solo motivare i ragazzi; vedendo come hanno giocato contro il Genoa posso dire che... ci sono riuscito. L'importante ora è che mantengano questa convinzione e speriamo di fare passi avanti».
Zeman pareva esser fuori moda e invece ha dimostrato di essere attuale: «In questi trent'anni il calcio sarà anche cambiato. Ci sono per esempio squadre che fanno “moda”, come era l'Ajax prima e come poi è stato il Barcellona. Siccome cinque anni fa dicevano che ero avanti di venti anni rispetto agli altri, penso di avere ancora un bonus di quindici anni. Ho detto che ci sono tanti giovani peggiori di me, ma non parlavo di colleghi: parlavo in generale. E io non mi sento vecchio».