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SERIE ADa Lugano a Pescara, Zeman: «Io finito? Farò ricredere i miei nemici»

17.02.17 - 19:45
L'ex allenatore dei bianconeri tenterà di far rinascere Zemanlandia in Abruzzo: «Sarebbe bello valorizzare altri giovani. Ma non troppo, se no il presidente me li vende!»
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Da Lugano a Pescara, Zeman: «Io finito? Farò ricredere i miei nemici»
L'ex allenatore dei bianconeri tenterà di far rinascere Zemanlandia in Abruzzo: «Sarebbe bello valorizzare altri giovani. Ma non troppo, se no il presidente me li vende!»
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PESCARA (Italia) - Far rinascere Zemanlandia a Pescara. Anche senza Immobile, Verratti e Insigne, magari scovando altri giovani talenti. Dopo l’esperienza a Lugano, l'ultima “scommessa” di Zeman è quella di ripartire dal Pescara (fanalino di coda della Serie A). Il boemo, quasi 70enne, non ha perso un grammo dell'entusiasmo e della voglia di insegnare calcio.

Zeman è stato presentato oggi dal presidente Sebastiani che ha ribadito di non voler lasciare nonostante minacce e problemi di ogni natura: «Il direttore Pavone ha contattato il mister, che ha voluto sentire dalla mia voce se lo volessi davvero e se fossi rimasto a Pescara. Ci abbiamo messo un minuto, un minuto e mezzo per trovare l'accordo. Zeman ha voluto sapere se fossi rimasto qui e mi ha detto 'Se no cosa vengo a fare?'. Rimango, ma ovviamente se trovassi qualcuno che può fare il Pescara più forte allora mi farei da parte. Per adesso rimane questa società, che cercherà di fare il meglio possibile».

Salvarsi è impossibile o quasi («Abbiamo 15 partite, dovremo fare benissimo ma realisticamente è dura pensare a salvarsi. Dovremmo vincere più partite di quante ne servono alla Juventus per il titolo...») ma a Zeman non mancano le motivazioni: «Spero che la squadra riesca a seguire le mie idee di calcio. Se il Pescara è ultimo qualche limite ce l’ha, lavoreremo duro per fare meglio. I miei nemici dicono che sono finito? Li farò ricredere. Domenica con il Genoa mi aspetto una reazione positiva della squadra. Devono dimostrare che non sono in A per caso. Le idee di Oddo si possono sposare con il mio pensiero di calcio. Non siamo inferiori a Empoli, Crotone e Palermo. Ma deve dimostrarlo il campo». Dopo una battuta sui giovani («Sarebbe bello valorizzare altri giovani. Ma non troppo, se no il presidente me li vende!»), Zeman torna sul suo addio al Pescara nel 2012: «Non mi sono pentito dell'addio cinque anni fa, nessuno rifiuterebbe la Roma. A maggior ragione io che ci ero già stato e volevo prendermi rivincite, nonostante avessi già ottenuto buoni risultati».

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