I bianconeri, secondi in classifica e reduci dal successo sul Grasshopper, sono la sorpresa di questa prima parte di campionato di Super League
LUGANO - Ma quanto è bello questo Lugano? Ieri a Cornaredo i bianconeri hanno ottenuto la seconda vittoria di fila, la terza consecutiva se si considera il successo di sabato sul campo del Gunzwil. Nelle ultime sette partite (Coppa compresa) i bianconeri hanno perso una sola volta, il 20 agosto dall'inarrivabile Basilea.
Solido, spumeggiante e persino spettacolare il Lugano contro le Cavallette ha sfoderato una prestazione super. Difesa granitica, centrocampo compatto e attacco - sorretto da un Alioski incontenibile - a tratti micidiale. Coach Manzo, accolto dalla piazza con un po’ di scetticismo ma anche con tanta curiosità, sembra aver trovato la ricetta giusta.
Negli ultimi 180' di campionato i sottocenerini non hanno incassato la benché minima rete, segno che la retroguardia disegnata dal tecnico ha trovato i giusti automatismi. Non a caso il Lugano ha la seconda miglior difesa del campionato (a pari con il San Gallo).
In riva al Ceresio nessuno si ricorda più di Zdenek Zeman: il tecnico boemo, rimasto senza squadra, è ormai sparito dalle menti dei tifosi. Il nuovo Lugano, moderno e al passo coi tempi, fa divertire e soprattutto ha un'idea di gioco.
Il "dubbio" più atroce che stuzzica i tifosi è ora il seguente: guardare in giù o guardare in su? La bellissima classifica, a quasi un quarto di campionato, dice che Alioski e compagni sono secondi (a pari merito con YB e Lucerna) e che hanno ben otto punti di vantaggio sul fanalino di coda Thun. Se è giusto guardarsi le spalle è altresì vero che, con un "giocattolino" simile, sognare qualcosa in più è lecito...
Domenica alle 13.45 i bianconeri saranno di scena a Thun per quella che sarà l'ultima sfida del primo turno. Il successo, scontato dirlo, è ampiamente alla portata. Se dovesse arrivare ecco che i ticinesi si porterebbero a +11 sull'ultimo posto, un risultato "intermedio" impensabile soltanto qualche settimana fa.
In caso di affermazione i bianconeri concluderebbero la prima tornata di partite con 16 punti in nove incontri (1.77 punti a partita). Spulciando i dati dello scorso anno, Young Boys (1.9) e Lucerna (1.5), rispettivamente secondo e terzo al termine della passata stagione, hanno viaggiato a un ritmo simile a quello che sta tenendo il Lugano attuale.
Infortuni, squadre di un certo blasone che non hanno ancora ingranato (vedi Sion e lo stesso Grasshopper) e il mercato invernale sono soltanto alcune delle componenti che, chiaramente, potranno modificare nel corso del campionato i valori delle dieci compagini. La prima parte della stagione 2016-17, però, ha detto che questo Lugano ha i numeri per sorprendere e per andare molto lontano...