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SUPER LEAGUELugano, appuntamento col destino: «Pazienza? No, altrimenti la squadra si addormenta»

24.05.16 - 14:16
Zdenek Zeman ha parlato alla vigilia della sfida cruciale contro il San Gallo: «Vogliamo imporre il nostro ritmo, non mi aspetto regali da nessuno»
Lugano, appuntamento col destino: «Pazienza? No, altrimenti la squadra si addormenta»
Zdenek Zeman ha parlato alla vigilia della sfida cruciale contro il San Gallo: «Vogliamo imporre il nostro ritmo, non mi aspetto regali da nessuno»
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LUGANO - Salvezza o retrocessione, paradiso o inferno (calcistico... ben inteso): domani il Lugano - a cui "basterà" un successo contro il San Gallo per mantenere il posto nell'élite del calcio elvetico - conoscerà il proprio futuro.  I bianconeri, attualmente a +1 sul fanalino di coda Zurigo, hanno il destino nelle proprie mani: una vittoria contro gli uomini di Joe Zinnbauer - già salvi e senza più nulla da chiedere a questo campionato - farebbe esplodere la festa a Cornaredo.

Nella conferenza stampa della vigilia Zdenek Zeman ha lanciato la sfida rispondendo alle domande dei giornalisti.

«È l'ultima partita, sarà decisiva, dobbiamo dare tutto e imporre il nostro ritmo - ha esordito il tecnico boemo - Dovremo avere più voglia, fame e motivazione. Pazienza? Meglio di no, altrimenti la squadra si addormenta e poi si rischia. Se non dovessimo trovare la via del gol nella prima mezzora, dovremo fare di tutto per sbloccare il risultato e segnare l'1-0. Tosetti titolare? È un'opzione».

A 90' più recuperi dal termine del campionato, i bianconeri hanno tutto nelle proprie mani. «A inizio stagione non avrei comunque firmato per trovarmi in questa situazione, avremmo voluto salvarci prima, ma non ci siamo riusciti».

Domani ci sarà tanta pressione, magari anche paura di sbagliare... «Mi auguro di no, ci dovrebbe essere solo la voglia di giocarsi la partita al massimo, quello che non siamo riusciti a fare a Vaduz, dove penso abbiamo giocato uno dei peggiori incontri. Caricare i ragazzi? Non devo scatenare reazioni, quando gli si dà troppa pressione non la reggono. C'è motivazione, ma è meglio non aggiungere pressione, sappiamo tutti l'importanza della partita dove si deciderà il destino della squadra».

Il San Gallo arriverà in Ticino reduce dai quattro schiaffi incassati dal Lucerna. «Negli ultimi tempi non hanno fatto molto bene, mi auguro che il trend continui, anche se non ci conto perché ci possono essere anche stimoli dall'esterno... Lugano solo nella lotta salvezza? Siamo l'unica squadra ticinese, non dobbiamo aspettarci regali da nessuno. Dobbiamo contare unicamente sulle nostre forze».

E su Datkovic, costretto ai box... «Non se la sente e noi non possiamo sapere l'intensità del dolore che prova. Datkovic ha avuto problemi durante tutto l'anno e per noi si è fermato anche per cose di poco conto, però ognuno è fatto alla sua maniera e valuta le proprie condizioni».

Non solo su Cornaredo, domani i riflettori saranno puntati anche sul Letzigrund dove si giocherà Zurigo-Vaduz. «Non voglio speranze dagli altri, perché poi i risultati cambiano e dopo non sai più che fare». Tra le fila del Vaduz non ci sarà Sadiku, che raggiungerà la nazionale albanese. «Io continuo a dire che un atleta, un professionista, deve comportarsi come tale fino alla fine».

A questo punto non resta che attendere il verdetto del campo, Zeman è sicuro di farcela? «Io sono sempre sicuro, poi spesso vengo smentito, perché mi aspetto sempre tanto. Cambiato dall'esperienza in Svizzera? No, ho sempre le mie idee, poi quando alcune cose non si riescono a fare bisogna adattarsi».

Infine, una battuta su Veseli, nella lista dei 27 convocati da De Biasi per il campo d'allenamento dal quale poi usciranno i 23 nomi definitivi che giocheranno l'europeo con l'Albania. «Sono contento per il ragazzo, e un po' preoccupato per l'Albania...», ha concluso scherzando Zdenek Zeman.

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