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L’OSPITE"Il Lugano retrocesso? Una tragedia. Tutti i ticinesi dovrebbero tifare per i bianconeri"

03.02.16 - 09:03
Arno Rossini è convinto: se la truppa di Zeman dovesse perdere la Super League a essere bocciato sarebbe tutto il Ticino
Ti-Press
"Il Lugano retrocesso? Una tragedia. Tutti i ticinesi dovrebbero tifare per i bianconeri"
Arno Rossini è convinto: se la truppa di Zeman dovesse perdere la Super League a essere bocciato sarebbe tutto il Ticino
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Ancora un po' di pazienza, solo tre giorni, e la Super League tornerà a riempire i weekend degli appassionati. Si ricomincerà ad applaudire il Basilea, destinato a mettere le mani sull'ennesimo titolo della sua storia e si riprenderà a entusiasmarsi per lo spettacolo regalato dal GC di Tami. Si tornerà a sorprendersi davanti agli alti e bassi del Sion e, soprattutto, ci si ritroverà a soffrire davanti alle partite del Lugano.

Molto, in un campionato che deve consumarsi ancora per metà, è già scritto. Non tutto però. Qualche sorpresa arriverà di certo.

"Non per quanto riguarda il primo posto - ha sottolineato Arno Rossini - In vetta ora c'è il Basilea e, tra qualche mese... ci sarà il Basilea. I renani sono nettamente più forti, organizzati e compatti di ogni rivale. Vinceranno a mani basse. E poi come sempre si concentreranno sul mercato, vedranno quanti milioni potranno incassare".

Alle loro spalle?
"Grasshopper e Young Boys sono i club meglio attrezzati. Il secondo posto se lo contenderanno loro".

Più in giù?
"Il Lucerna inseguirà l'Europa. Il Sion invece correrà per migliorare la sua classifica, per lanciare qualche giovane e, ovviamente, per rivincere la Coppa Svizzera".

Ne mancano cinque.
"Il San Gallo finirà a metà graduatoria, le altre si giocheranno la salvezza".

Thun, Lugano, Zurigo e Vaduz...
"Sulla carta lo Zurigo è sicuramente la squadra più competitiva. Sulla carta però. Nelle ultime settimane da quelle parti hanno fatto pulizia nello spogliatoio. Saranno determinati e grintosi, è vero, ma dovranno stare attenti. Quando le annate cominciano male poi è dura raddrizzarle".

Le altre tre partono alla pari?
"Dovranno lottare per evitare l'ultimo posto. Dovranno faticare".

Quale avrebbe più da perdere se retrocedesse? Il Vaduz magari?
"Non credo. Loro sono abituati a fare "su e giù". Forse sono troppo deboli per la Super League ma sicuramente sarebbero molto competitivi in Challenge. Dovessero scendere, ne sono sicuro, tornerebbero presto in alto".

Il Thun?
"È una società solida, che punta sui giovani. Anche loro non penso avrebbero problemi a riguadagnare la massima categoria. E il discorso potrebbe estendersi anche allo Zurigo: dovessero finire nella serie cadetta, i biancoblù si rialzerebbero immediatamente".

E il Lugano?
"Qui ho qualche dubbio in più. Una bocciatura sportiva dei bianconeri equivarrebbe a una bocciatura per tutto il Ticino. Sarebbe una tragedia".

Qualcuno, nel nostro cantone, sarà pronto a "gufare".
"Non credo. Penso anzi che tutti - e io parlo di appassionati veri - dal Mendrisiotto alla Leventina siano pronti a sventolare idealmente una bandiera bianconera. Senza il club del presidente Renzetti sarebbe dura poter seguire un bel calcio da queste parti: per vedere grandi partite saremmo costretti a muoverci fino a Lucerna".

Stai chiedendo di mettere da parte il campanilismo?
"Tutti i tifosi di buonsenso dovrebbero tifare Lugano".

Ma i bianconeri ce la faranno?
"Hanno perso Russo e Rossini, che nello spogliatoio pesavano, e chiamato un paio di giocatori nuovi. Se questi si adatteranno subito allora le possibilità di ottenere buoni risultati saranno grandi. Tenete poi conto che Zeman ora conosce meglio il nostro calcio e che sa quel che può chiedere alla squadra. I presupposti affinché il Lugano cresca e si salvi ci sono tutti".

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