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L’OSPITEFantastiliardi e follie, nel mercato si è (forse) esagerato. “Gli affari li fa solo chi vende”

02.09.15 - 09:41
De Bruyne, Draxler, Martial e tutti gli altri... Arno Rossini ha bocciato le grandi spese dei club: “Fatte per la maggior parte solo per immagine o pubblicità, non guardando all’aspetto tecnico”
Fantastiliardi e follie, nel mercato si è (forse) esagerato. “Gli affari li fa solo chi vende”
De Bruyne, Draxler, Martial e tutti gli altri... Arno Rossini ha bocciato le grandi spese dei club: “Fatte per la maggior parte solo per immagine o pubblicità, non guardando all’aspetto tecnico”
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MANCHESTER - De Bruyne, Draxler e Martial sono stati solo gli ultimi colpi, in ordine di tempo, a scuotere il mercato europeo. Ma come si possono spendere cifre del genere per calciatori tanto giovani? Ma come si possono giustificare investimenti tanto grandi per ragazzi che ancora campioni non sono?

Si possono, forse, capire i 27,5 milioni spesi dallo United per Depay, talento cristallino scuola PSV Eindhoven, ma altri numeri…

“Si sta esagerando, sono d’accordo - è intervenuto Arno Rossini - certe cifre non hanno senso, non c’entrano nulla con il calcio”.

Eppure continuano a girare. Come si fa a valutare se un prezzo è quello giusto?
“Di sicuro non lo si può fare ora, a mercato appena chiuso. Si deve vedere come i calciatori che hanno cambiato squadra si ambientano nelle nuove realtà. Si deve capire come si inseriscono e cosa possono realmente offrire”.

Quindi uno spende, compra… a scatola chiusa?
“Questo no, ma lo sapete meglio di me: non è detto che il grande nome alla fine renda quanto tutti si aspettano. Il discorso non vale nemmeno con i giovani: non considero un investimento pagare 75 milioni De Bruyne”.

Però potenzialmente potrebbe essere la stella del futuro.
“Giocherà con grande pressione addosso. E se anche facesse benissimo… giustificherà solo il prezzo del suo cartellino. Non sarà un affare”.

Qual è stato, allora, il vero affare?
“Lo scopriremo a fine stagione, quando sapremo chi avrà soddisfatto le aspettative. So però che club ha di certo chiuso buone trattative: l’Udinese. Ci azzecca sempre. E non per caso. Sceglie i giovani promettenti, li fa crescere e li vende dopo che si sono affermati. Realizzando plusvalenze. Le altre società, quasi tutte, invece comprano il prodotto finito”.

Chi ha i soldi è giusto che li spenda.
“Certo, per carità, ma non lo fa pensando all’aspetto tecnico. Non solo almeno. Lo fa pensando all’immagine, alla pubblicità, al marketing e al merchandising. Ormai la maggior parte degli acquisti, quelli fatti dalle big del continente, sono chiusi quasi esclusivamente per soddisfare le piazze”.

Facci capire: gli affari, insomma, li fa quasi sempre chi vende?
“Esatto - ha aggiunto Arno - li fanno le società lungimiranti che puntano sul settore giovanile e che hanno buoni scout. Tutte le altre strapagano un prodotto che non sanno se sarà buono”.

A proposito di società lungimiranti… pare che il Basilea abbia rifiutato 25 milioni per Embolo.
“I renani se lo possono permettere. Ormai, come struttura, quello rossoblù è infatti un top club: se i suoi emissari si presentano in banca trovano tutte le porte apertissime. Senza l’acqua alla gola hanno fatto bene a trattenere il giovane attaccante. Se il 18enne confermerà quanto mostrato negli ultimi mesi o, ancor meglio, mostrerà progressi, allora potrà diventare in futuro un pezzo pregiato del mercato. Ricordate le cifre con le quali abbiamo cominciato la chiacchierata?”.

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